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Parma, Lucarelli: “Napoli, vogliamo farti male”, e Mirante: “Un’emozione”

Alla presentazione ufficiale del libro del centenario, “Cento anni di Parma Football Club”, una cerimonia sentita soprattutto da chi quella storia l’ha scritta sul campo, come il bomber Sandro Melli, ci sono davvero tutti

Alla presentazione ufficiale del libro del centenario, “Cento anni di Parma Football Club”, una cerimonia sentita soprattutto da chi quella storia l’ha scritta sul campo, come il bomber Sandro Melli, ci sono davvero tutti.  La sala stampa del Tardini straborda, tanto che qualcuno rinuncia e si è fa trovare direttamente dalle parti dello store, così, per prendere posto e aspettare i beniamini di oggi. Un presente che parla chiaro, che porta i volti sicuri di tre colonne. Mirante, Paletta e capitan Lucarelli, che sta vivendo una seconda giovinezza con la fascia al braccio. “Ma non penso alla Nazionale – tra una risata e un autografo posto sulla copertina del libro – solo se ce n’è una che convoca gli ultra quarantenni”. 

CAPITAN PRESENTE - Se la ride il capitano, il migliore dei suoi, ma tanto da scherzare non c’è. Perché per la Nazionale forse non c’è tempo, ma per togliersi delle soddisfazioni, ancora sì. Magari a cominciare proprio dalla sfida con il Napoli, una squadra che negli ultimi anni ha inflitto non pochi dispiaceri al Parma, una squadra cresciuta, che ha cambiato tanto e che sta ottenendo dei risultati pazzeschi. E non inganni il 3-0 rimediato allo Stadium, “non credo tanto a queste cose – dice Lucarelli – il Napoli giocherà in casa davanti a un pubblico che sosterrà la squadra dal primo all’ultimo minuto, dobbiamo cercare di non pensare al fatto che abbiano perso contro la Juventus, ma a fare la nostra partita. Poi vediamo cosa ci riserverà il campo. Di sicuro è una squadra tosta e a queste cose ci credo poco, farà di tutto per vincere”. E il Parma sta pensando a come imbrigliare le velocità azzurre, soprattutto sulle corsie, dove gli esterni del 4-2-3-1 di Benitez si sono presi una giornata di riposo, obbligati dalle belve bianconere, e vorranno riscattarsi sul serio. Sta mettendo “benzina nel serbatoio – spiega il capitano – per evitare di arrivare a secco sabato, giorno della sfida. Sarà una partita dura, il Napoli è completo, è una squadra esperta a livello europeo, ci sarà da far fatica. Noi dobbiamo portare le nostre armi al San Paolo e cercare di limitare al meglio gli avversari, cercando di fargli male in tutti i modi. Se andiamo li e pensiamo solo a difenderci, oppure a incassare il meno possibile, rientreremo con le ossa rotte”.
 
NAPOLI, SOPRESA - E mentre si sfogliano le immagini del libro, mentre si commentano gli episodi, Mirante ha già scattato la sua fotografia, quella indelebile: “La vittoria di Napoli, quella di due anni fa”. C’era Colomba sulla panchina, c’era Mirante in porta e c’è ancora. “Per me che sono un napoletano, giocare a Napoli è stimolante, ha un gusto particolare. Ma non solo per me, penso che affrontare una grande dia qualcosa in più”. E Mirante spera di scattare quella foto ancora, magari rinvigorendo i colori, anche se il Napoli è cambiato molto. “Mi sorprende la crescita veloce che ha avuto nonostante un cambio di giocatori consistente. Tra cui Reina, un portiere fantastico, che ha un curriculum che parla per lui, oltre che queste prime apparizioni nel nostro campionato”. E in questa pausa per le Nazionali, Mirante alla Nazionale non ci pensa. “Manca la chiamata – spiega il “ragioniere” - e la concorrenza è tanta, ci sono gerarchie da rispettare al momento, poi è chiaro che bisogna far bene e sperare, ma onestamente non è un assillo, solo un obiettivo che mi sono posto, non è il principale. Per ora mi interessa solo fare bene in questa stagione”.

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