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Parma, ecco Bassi: "Io titolare? Sono pronto"

"Fisicamente sono a posto, mi manca da registrare qualcosa ma poi tocca al mister decidere"

Dal nostro inviato

COLLECCHIO - Il giorno di Davide Bassi è arrivato finalmente. In realtà un bell'assaggio di Parma lo ha avuto già mercoledì, alla ripresa degli allenamenti, quando si immerso totalmente nel nuovo mondo che lo circonderà da qui fino a giugno. La durata del suo contratto è questa, per ogni ragionamento futuro bisognerà aspettare. E ci sarà da meritarselo, nel caso. "La trattativa è durata pochissimo  - ha detto in conferenza stampa Daniele Faggiano - soprattutto grazie alla disponibilità di Davide Bassi, portiere affidabile e ragazzo serio. Sono contento da una parte ma mi dispiace dall'altra perché Gigi Frattali, che è un professionista ed è stato avvisato subito. Aveva cominciato bene e stava facendo ottime cose. Il contratto gli scade il 30 giugno, non è arrivato con delle promesse. Toccherà a noi poi risederci al tavolo eventualmente per discutere del suo nuovo contratto". 

"QUI PER DARE UNA MANO" - "Il mio ruolo? Lo decide l'allenatore, sono a completa disposizione da subito. Sono stato convinto dal blasone della società, poi anche a livello personale avevo piacere a tornare in campo perché volevo finire la stagione non da svincolato, cosa che mi avrebbe penalizzato per il mio futuro. Mi sono allenato con l'Atalanta fino al 18, 19 di gennaio. Poi tutti i giorni con il mio preparatore personale, mi è mancato il campo e in questi giorni tornerò a prendere le misure con l'area di rigore. A livello fisico devo dire che sto bene, sono pronto e deciderà l'allenatore". E' arrivato lunedì sera a Parma, una città che considera da sempre come oasi felice per fare calcio: "L'ho vista sempre come una società che ha grande richiamo, la ricordo con grande piacere anche per le sfide negli anni scorsi, mi è sempre piaciuta molto la città e l'ho sempre reputata un posto per fare calcio in maniera tranquilla. Questo è un campionato difficile, la Lega Pro ha subito diversi cambiamenti anche a stagione in corso. Sono molto curioso, la squadra è una di quelle che ha un grande valore. Un giocatore di esperienza come me può dare una mano, ci vuole grande umiltà e la consapevolezza che c'è bisogno di tutti prima o poi. L'esperienza potrebbe sopperire a tante cose, conta molto l'aspetto mentale, se non si prende confidenza con la mentalità vincente non andiamo da nessuna parte. Conosco anche qualche giocatore: Di Cesare, Iacoponi e Scaglia". 

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