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Parma | Ora tocca al signor Taci, prima che sia tardi

Intanto Cassano rescinde e lascia la città: in viaggio verso Milano, dove incontrerà il suo agente per discutere sulla nuova squadra. Torino in pole. E il proprietario? E' ora che venga alla scoperta e illustri la sua strategia, ammesso che ci sia tempo

Il Parma e Cassano si separano. E’ finito il matrimonio tra FantAntonio e i crociati, che aveva tanto amato, a suo dire, e che di tutto avrebbe fatto pur di salvare. E invece? Niente, a distanza di una settimana, dieci giorni dalle dichiarazioni d’amore, con tanto di tapiro Cassano firma la rescissione e lascia la città. E qualcuno negli spogliatoi non è rimasto contento. Perché pur avendo fatto tutto nel rispetto delle regole, i compagni gli avrebbero contestato il modo e il tempo. Il fatto di non averli avvertiti, avrebbe dato parecchio fastidio. E la nuova proprietà, che fa? Niente. Sta zitta e aspetta, fa passare il tempo e non prende le misure giuste per tamponare l’emorragia. Da mesi, al momento della stipula della trattativa che ha portato il Parma nelle mani della Dastraso Holding, Rezart Taci, azionista di maggioranza, era a conoscenza della situazione economico-finanziaria del club. Dal 19 dicembre, giorno della storica conferenza che ha certificato di fatto il passaggio del Parma da Ghirardi al petroliere albanese, solo silenzio. Zero chiarezza, tanto fumo negli occhi e la promessa che quei benedetti pagamenti sarebbero partiti al più presto possibile. Per saldare le pendenze, per pagare gli arretrati e dare ai giocatori quello che si erano guadagnati sul campo e che non percepiscono ormai da mesi.

Ma niente. Tant’è che l’avvocato Giordano, curatore della trattativa che ha portato il Parma nelle mani del magnate albanese, ha deciso di scendere dall’auto in corsa. Presentato un piano, una strategia, non condivisa poi dagli azionisti di maggioranza, assieme ai soci di minoranza ha salutato. E questo dovrebbe far pensare un attimo. Perché se colui che ha curato il passaggio da Ghirardi a Taci, dopo nemmeno un mese, ha presentato le dimissioni assieme agli azionisti di minoranza? Storici azionisti… E perché Taci gioca a nascondino per gli stadi (Tardini prima, nei distinti, Verona poi) e non si palesa? Perché ha affidato a un ragazzo distinto ed educato la presidenza del club, ma a decidere, come testimoniano le trattative di mercato, è sempre lui? Perché gli stipendi e gli arretrati ai calciatori, ai dipendenti e ai fornitori, non sono stati versati? Anche nel Leyton, squadra di Becchetti, uomo di Taci, gli stipendi non sono pagati. Milanese, il ds, si è appena dimesso, perché? Perché tutta questa confusione? Se ha incontrato le eccellenze della città, sindaco compreso, perché non esce allo scoperto? Bene gli scacchi, dove le mosse per lavorare l’avversario sono strategiche, l’importante è che non si giochi a poker, dove di solito si usa bluffare. Adesso signor Taci tocca a lei, ammesso che ci sia ancora tempo, ammesso che abbia una strategia per salvare il club.

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