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DUBBI PER PECCHIA

Parma, che fai con Bernabé? Torna ma non ha il posto assicurato

Lo spagnolo ha smaltito l'infortunio e costringe Pecchia a delle riflessioni

Come il Parma vuole scalare la classifica e agganciare il Frosinone distante tre punti, anche Adrian Bernabé cerca di arrampicarsi e recuperare posizioni nella scala di gradimento di Fabio Pecchia. Che avrà di sicuro apprezzato il suo ritorno dopo lo stop per un infortunio muscolare che lo ha tenuto fuori dalle battaglie con Ternana e Ascoli. Il risentimento alla coscia sinistra che lo ha costretto al forfait per due gare consecutive è ormai alle spalle, ma al rientro il talento di Barcellona non può avere il posto assicurato. Pecchia riflette certamente in queste ore per trovare al centrocampista la giusta collocazione dato che in un centrocampo a tre può interpretare bene, sentendosi a suo agio, sia il ruolo di play davanti alla difesa, sia la mezzala destra o sinistra. 

Ma la strada dell'equilibrio intrapresa ad Ascoli dal Parma, senza Bernabé fuori per infortunio, impone al tecnico delle valutazioni. Il duo Juric-Estevez ha garantito maggiore stabilità al reparto mediano, supportato anche dalla corsa e dal sacrificio di Camara e Tutino, due generosi per vocazione. Il loro spirito di abnegazione è stato di supporto per tutta la squadra, il centrocampo ne ha beneficiato e non sarà certo un caso il dato che evidenzia il buon lavoro fatto da Juric ed Estevez che, assieme ai compagni in una struttura tutto sommato rimasta simile a quella precedente ma rinnovatasi negli uomini, hanno ramazzato abbastanza con ordine e disciplina. Secondo i dati Opta, i palloni recuperati dal Parma nella sfida al Del Duca sono stati 72, con 15 intercetti e 12 contrasti vinti. Numeri importanti che da un lato testimoniano la crescita della mentalità crociata, sempre più vicina al clima da battaglia della Serie B, dall'altro risaltano le qualità dei due mediani che hanno regalato meno sbandate e più solidità.

Bernabé resta senza dubbio alcuno un patrimonio del calcio, di proprietà del Parma - per ora - al quale va data la possibilità di crescere ed esprimersi ai suoi livelli. Il club sa bene che per il ragazzo il meglio deve ancora venire, Adrian è una risorsa preziosa ma non per questo ha il posto assicurato. Pecchia lo vede come play davanti alla difesa, ma lo ha impiegato sia da mezzala che da esterno destro. Nei tre trequartisti dietro la punta, contro la Salernitana in Coppa Italia, Bernabé ha dimostrato di poter giocare con le sue caratteristiche. Un giocatore che al pallone dà del tu come lo spagnolo però tende a venire dentro al campo a giocare, a essere coinvolto maggiormente nel palleggio e ad andare profondo con la traccia filtrante. Non gli viene naturale saltare l'uomo, non ha nello spunto, nella rapidità, nella corsa la sua dote principale. Preferisce far correre cervello e pallone e questo depone chiaramente a suo favore. Intanto Pecchia è contento di averlo a disposizione. Bernabé, che ha passato alcuni giorni in compagnia della sua famiglia e del suo agente Ivàn De la Peña, sa di non aver cominciato la stagione in grande spolvero, così come aveva finito quella precedente quando era stato una delle pochissime note liete di un'annata disastrosa, ma ha tutto il tempo per rifarsi. Adesso, come il Parma, deve calcolare bene la rincorsa e studiare anche lui l'operazione 'aggancio'. 

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