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Parma, dal rinnovo di Faggiano al nuovo presidente

Sarà una settimana importante anche sul campo

Archiviata la sconfitta di Bergamo contro l'Atalanta, il Parma si gode l'ultimo dei due giorni di riposo concessi da Roberto D'Aversa ai suoi. Martedì, alla ripresa, ci sarà da valutare le condizioni di Roberto Inglese prima di entrare nella settimana tipo che porta allo scontro salvezza. Quella con il Frosinone sarà già sfida decisiva per almeno due motivi: riscattare le due sconfitte consecutive è il primo. Il secondo: battere una diretta concorrente aumenterebbe il divario tra il Parma e la zona calda (l'Empoli terzultimo va a Napoli domenica, ndr) e consentirebbe ai crociati di programmare un cammino tranquillo da qui alla fine del girone d'andata. Sarà una settimana importante non solo per la squadra, chiamata a reagire dopo i due pugni presi contro Lazio in casa e Atalanta in trasferta, ma anche sul fronte societario. La riacquisizione del 30% delle quote azionarie e il nuovo possesso della maggioranza consente al club un controllo diretto da parte dei soci che presto, nella settimana che va dall'8 al 12 novembre si riuniranno per eleggere il nuovo Consiglio di Amministrazione che a sua volta garantirà una governance in grado di prendere tutte le decisioni. Sostanzialmente non cambierà nulla, si decreterà ufficialmente l'uscita di scena dei cinesi (che manterranno il loro 30%, ovviamente) e terminerà l'era del presidente Jiang Lizhang. Il Consiglio d'Amministrazione verrà ridotto a cinque membri (precedentemente erano nove) con il taglio dei consiglieri espressione di Desports, un numero che consentirà di lavorare al meglio e più rapidamente, prendendo decisioni che faranno inevitabilmente capo a Nuovo Inizio.

Probabilmente ci sarà un nuovo ingresso nel CdA, in cui compaiono già le figure di Parma Partecipazioni Calcistiche (con rappresentante Paolo Piva) e Nuovo Inizio: oltre a Pietro Pizzarotti, Giacomo Malmesi e Luca Carra, sarà eletto dall'assemblea dei soci un nuovo membro, probabilmente vicino a Nuovo Inizio, che affiancherà gli altri rappresentando il Consiglio in numero dispari, ovviamente, per consentire di arrivare a una maggioranza qualora dovessero esserci delle divergenze su qualunque decisione. Dopo di che si proseguirà con la formalizzazione di alcuni adempimenti calendarizzati: una volta costituito il nuovo CdA, si proseguirà con un aumento di capitale che sarà compreso tra gli 8 e i 10 milioni di euro. Una somma che - si crede - possa essere sufficiente sulla base delle esigenze di cassa e sulla programmazione della stagione da novembre a giugno, compreso il mercato di riparazione, oltre alla gestione ordinaria. L'idea chiara è quella di ricapitalizzare per rimanere tranquilli fino alla fine della stagione, coprendo anche quel pizzico di disavanzo (calcolato intorno ai 4, 5 milioni di euro per il mercato estivo) che inevitabilmente il Parma ha dovuto supportare.

Ricapitolando: l'assemblea dei soci (Nuovo Inizio al 60%, Lizhang con il suo 30% - non è escluso che mandi qualche suo rappresentante all'assemblea - e PPC al 10%) si preoccuperà di portare avanti il lavoro, formalizzare la 'cacciata' di Lizhang e sottoscrivere l'aumento di capitale, prima di eleggere il nuovo presidente che, verosimilmente, sarà espressione di Nuovo Inizio. Probabilmente toccherà a Pietro Pizzarotti  ricoprire formalmente la carica, dato che tra i soci è quello più presente a Collecchio e segue la squadra passo dopo passo al fianco di Carra, Lucarelli e Faggiano, aiutato da un vicepresidente che potrebbe affiancare il rampollo di casa Pizzarotti nella sua avventura al Parma. L'impressione è che la carica formale possa essere ricoperta da Giacomo Malmesi, ma dai vertici societari non trapela nulla e c'è grande riserbo sulle questioni che dovrebbero essere ufficiali intorno alla metà di novembre. Anche questa volta per Marco Ferrari, figura centrale di un progetto ripartito grazie alla sua ostinata determinazione, non ci saranno cariche ufficiali, come spiegato dal vicepresidente di Nuovo Inizio in conferenza stampa, nonostante rappresenti un punto di riferimento per l'ambiente inteso come squadra e società. A proposito di Daniele Faggiano, il ds è in attesa di un rinnovo di contratto che è già pronto e che resta da formalizzare. Martedì potrebbe esserci una riunione che servirà a limare gli ultimi dettagli e che potrebbe - se Faggiano accetta, ovviamente - prolungare il rapporto con il ds per un altro anno, fino al 2020. 

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