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Parma, dalla Cina a D'Aversa: a tutto Malmesi

Il consigliere d'amministrazione a Bar Sport fa il punto di una situazione difficile: "Non esoneriamo D'Aversa perché..."

Giacomo Malmesi dopo la sconfitta contro l'Empoli era stato chiaro: "Non c'è nessuna decisione da comunicare", aveva detto ai giornalisti presenti in mixed zone che provavano a raccogliere qualche notizia sul fronte D'Aversa. Dopo un 4-0 schiacciante, il Parma si pensava potesse sollevare dall'incarico il tecnico, ma così non è stato. Lunedì sera a Bar Sport, il talk show di Tv Parma, il Consigliere d'Amministrazione ha ribadito la fiducia al tecnico e cercato di spiegare una situazione complicata toccando tutti i punti: "D’Aversa ha la fiducia della società e dei giocatori - dice Malmesi - lo abbiamo dimostrato con i fatti e comunicato la scorsa settimana nonostante le difficoltà stiano andando avanti da tempo. Abbiamo fiducia, crediamo molto nel loro lavoro, siamo convinti del nostro staff tecnico e del fatto che abbia tutto per poter uscire da questo momento di crisi. Come l’anno scorso in cui due volte (quando li abbiamo chiamati a sostituire il precedente staff e quando hanno riportato il Parma in B) il nostro staff è uscito dalle sabbie mobili tutt’altro che piacevoli. Siamo fermamente convinti del loro lavoro e delle loro capacità. I calciatori? Siamo un gruppo, la fiducia della dirigenza e della proprietà è comprovata anche dalla fiducia che la squadra ripone nell’allenatore. Lo vediamo quotidianamente, parlandoci e stando insieme, confrontandoci". 

Qualcuno imputa alla società di aver scelto di andare avanti con D'Aversa perché le finanze del club sono ai minimi termini: "Mi pare che la circostanza sia contraddetta da fatti accaduti nell’ultimo mese. Abbiamo terminato un mercato di gennaio che non possiamo definire al risparmio. Abbiamo acquistato Da Cruz, talento di vent’anni su cui c’erano altre squadre forti e blasonate, non solo italiane, per qualche milione di euro, abbiamo inoltrato l’offerta irrevocabile d’acquisto per il centro sportivo di Collecchio per alcuni milioni di euro. L’importo sarà reso pubblico dalla curatela. Trattandosi di una procedura fallimentare l’obiettivo del curatore è quello di massimizzare il ricavato della vendita per poter offrire ai creditori del fallimento il massimo importo possibile. Verrà aperta una gara d’asta e se qualcuno avrà interesse a fare offerte ok, ma se così non sarà…" .

I Cinesi? "Vi sono degli accordi che regolano in un ottica di condivisione di tutte le scelte. Abbiamo avuto sempre l’unanimità, abbiamo condiviso i problemi ma l’abbiamo pensata sempre allo stesso modo. Dispiace leggere e sentire che i cinesi non ci sono perché nulla è più falso. In questo momento Luca Carra è a cena con il direttore finanziario del gruppo che si occupa del mercato europeo per Jhon Lizhang, Paul Smith che oggi e domani sarà a Parma con il quale abbiamo condiviso tutte le problematiche tipiche di ogni società. Carra è in stretto contatto con i cinesi, si sentono e si scrivono quotidianamente. Ripeto, fa sorridere che fino ad oggi non ci sia stata nessuna discussione su nessun argomento, ma vi assicuro che la Cina è vicina, più di quanto si pensi".

"Il problema è quello di invertire la tendenza - spiega Malmesi - di non offrire più prestazioni come quella di Empoli e soprattutto di remare nella stessa direzione e lavorare tutti insieme recuperando un pizzico di serenità. Quando abbiamo finito il primo tempo in tutta sincerità – da tifoso -speravo di vincere 3-2. Ma immaginavo che la gara potesse finire 4 o 5-1. Volevo vedere una partita diversa, in cui si potesse combattere. Ma non è successo, ma noi speriamo e crediamo che possiamo uscire presto da questa situazione perché abbiamo tutte le possibilità e le capacità di uscire da un momento così delicato. Crediamo nel nostro staff e sappiamo quanto loro ci possano dare".

Gli obiettivi? "Forse c’è un equivoco di base, ovvero quello che ha portato a pensare che noi potessimo ambire alla promozione diretta. Ci sono almeno tre squadre che erano e sono sulla carta nettamente superiori a noi, e l’abbiamo sempre detto. Poi nel calcio tutto può succedere, mi viene in mente la Danimarca che non si qualifica all’Europeo e poi lo vince. È un campionato nel quale le tre retrocesse dalla Serie A prendono un sostanzioso paracadute che le mette già al di fuori dai giochi, e dove ci sono tante altre squadre che sono anni che si organizzano e fanno di tutto per andare in Serie A senza riuscirci. Noi invece arriviamo da due anni particolari. Abbiamo fatto di tutto per organizzarci nel migliore dei modi, ma oggettivamente partiamo da una base diversa. Abbiamo cercato di fare anche l’impossibile, ma l’obiettivo dichiarato, ed è ancora lo stesso, è quello di andare ai playoff. Dobbiamo raggiungerli, e poi ai playoff vedremo cosa accade".

"Noi i tifosi li possiamo solo ringraziare, per l’appoggio dato in tutti questi anni. Non siamo nelle condizioni di poter chiedere nulla ai tifosi, per le prestazioni che stiamo offrendo negli ultimi tempi. Quando dico che remando tutti insieme nella stessa direzione si può uscire da questa situazione, non lo chiedo ma ovviamente lo dico perché sarei molto felice di vedere incitare la squadra anche venerdì in casa, com’è sempre successo. Sono convinto che si possa ripartire già da venerdì, e ovviamente se ci sarà l’aiuto del pubblico sarà più facile farlo".

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