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Parma, danno e beffa: è fuori dalla zona playoff

La squadra di Pecchia ha solo tre punti in più rispetto allo scorso anno. Con le vittorie contro Brescia e Ascoli, Südtirol e Ternana hanno scavalcato i crociati che sono attualmente noni

Il Frosinone è lassù, lontano 15 punti. E sembra già irraggiungibile per il Parma dopo la prima giornata di ritorno. Il secondo posto occupato dalla Reggina di Inzaghi, che è inciampata sulla Spal, è a -9 dopo 20 partite. E, come se non bastasse, i crociati sono  fuori dalla zona playoff a causa delle vittorie di Südtirol e Ternana rispettivamente contro Brescia e  Ascoli: non succedeva dalla sesta giornata. La magia portata da Fabio Pecchia sembra essere svanita, ingoiata dai limiti di una squadra che per larghi tratti è rimasta uguale a quella dello scorso anno. Non solo nella gran parte dei calciatori, anche negli atteggiamenti supponenti di molti di loro. E c'è un dato che deve far riflettere allenatore e area tecnica: delle ultime sei partite il Parma ne ha vinta una, mettendo insieme solo cinque punti. La squadra che aggrediva gli avversari, riconquistava la palla e verticalizzava tenendo bene il campo non si vede da un po'. Non c'è più il gruppo che alla 15esima giornata contendeva il terzo posto al Bari (23 punti a testa). Pecchia dopo l'Inter ha spiegato bene che nell'animo dei suoi c'era rabbia per la beffa con il gol del pari arrivata a 2'. La furia per la mancata qualificazione in Coppa Italia, a fronte di una partita super decisa da un gol di Acerbi al 110', doveva essere benzina per una partenza convinta nel girone di ritorno, in cui il compito del Parma resta ancora quello di accorciare le distanze dalle prime della classe. Ma chi si aspettava una squadra cattiva e affamata è rimasto deluso. Nei primi 15' il Parma era già sotto di due gol. E questa volta non c'è neanche un numero (possesso palla a parte: 64,9%) dal quale ripartire. Il Bari ha controllato agilmente gli attacchi poco convinti della squadra di Pecchia, al quale non è bastato neanche il 57% di vantaggio territoriale per incutere un po' di timore ai padroni di casa. Senza Vazquez, affaticato, è toccato a Bernabé imbastire qualche giocata. Ma senza nessun esito. Lo spagnolo ha masticato il pallone. Poco movimento dei compagni senza palla, pochi spazi.  Il Parma si è mostrato troppo vulnerabile decidendo - con atteggiamento spavaldo - di andare a prendere alto il Bari e accettando l'uno contro uno con gente come Cheddira che ha tagliato a fette la difesa crociata. Oltre a questo, serve ribadire che nel calcio è necessario buttarla dentro. Al Parma manca l'uomo d'area di rigore. Potrebbe portarlo in dote il mercato, ma Pecchia prima e il direttore sportivo poi sono stati chiari: "Sull’onda emotiva della partita di oggi sarebbe facile parlare di mercato - ha detto Pederzoli dopo la gara con il Bari - invece voglio ribadire che siamo vigili e attenti sul mercato però abbiamo grande fiducia nei giocatori che abbiamo. Lo dico in un momento in cui sarebbe facile dire il contrario”. Però con Tutino partito alla volta di Palermo, Inglese e Charpentier in pieno rodaggio, servirebbe di più per sedersi al tavolo con le grandi e recitare una parte importante nel film del campionato. 

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