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Parma, per il Ds è corsa a due. Vagnati: "Devo parlarne con la mia società"

L'altro nome è quello di Fagiano, allo stadio per Parma-Bassano

E' corsa a due per la carica di Direttore Sportivo. Il Parma non ha fretta, la precedenza, come avevamo scritto, era per l'allenatore. Una volta sistemata quella problematica e dopo aver dato ai ragazzi una guida, in modo da privare la squadra di ogni alibi, Marco Ferrari e soci andranno sotto con la figura del Ds, uomo di polso e che sia in grado di dare una sterzata a un gruppo volenteroso e che non vede l'ora di sistemarsi. Il casting è quasi terminato. Si sa che nel calcio le cose cambiano parecchio, da un momento all'altro. La carica di Ds,ad oggi, si è stretta intorno a due figure: da una parte c'è Fagiano che ha dato la sua disponibilità e aspetta notizie dalla prorpietà, con la quale ha avuto un colloquio  positivo: stima reciproca e capacità di gestire il gruppo che piace a Marco Ferrari e soci. In più, all'ex Palermo è piaciuta pure l'idea di affidare la panchina a Roberto D'Aversa che aveva caldamente consigliato a quelli del Trapani.  

Dall'altra parte c'è il vero e proprio piano A. Uno difficile da liberare perché ha costruito molto bene. Vagnati deve ancora parlare con la Spal, ha vinto la partita con il Cittadella e in sala stampa non ha lasciato trasparire nulla. Le dichiarazioni del Ds della Spal al microfono de Lo Spallino: “Non ho rescisso, non ho firmato, non fatto ancora nulla. È vero che c’è stata un’offerta, una proposta. Io ho detto che sto bene alla Spal, che qualcosina ho fatto in questi anni, e qualcosina mi sono creato. Quindi voglio parlare con la proprietà di ciò che può succedere nella vita e nel mercato. Sono molto sereno, non ho problemi, però è giusto dire ai miei datori di lavoro quello che è successo, e basta. Lunedì ne parleremo serenamente, ma ribadisco che sto bene dove sono”.

Queste invece le dichiarazioni rese a Sky: “Ho letto che avevo già firmato la risoluzione, questo non è vero. Sicuramente c’è stato un contatto con il Parma, ho detto che io sono contento dove sono ma prenderò in esame con la mia proprietà, per un futuro insieme, anche se sarebbe un peccato abbandonare un progetto di questo tipo. Vedremo nei primi giorni della prossima settimana. Se la proprietà mi chiederà di rimanere? Vediamo cosa mi dicono, fare delle supposizioni non posso, è sotto agli occhi di tutti che stiamo facendo un lavoro straordinario. È giusto vedere a tavolino il futuro insieme”. 

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