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Parma | Ecco chi c'è dietro Corrado... Intanto il figlio contatta i senatori

Giovanni Corrado, primo genito del presidente di The Space Cinema, ha già sondato il terreno attraverso Lucarelli e compagni, contattati a proposito dei contratti futuri. Mentre Franco Ricci, Ad di Mediaset muove le fila...

Sembra che in questo lungo ponte che ha portato il profumo d'estate, in data room abbiano continuato a bussare con insistenza, preferendo la stanza allestita dai curatori a qualche spiaggia. E sì, pare che il Parma piaccia sempre di più. Tra qualche giorno (il 9 l'ultima chiamata per comprare la società e rilevarla dalle ceneri della gestione scellerata di Ghirardi-Leonardi) si saprà di più. Giuseppe Corrado, imprenditore di successo, a capo del gruppo The Space Cinema, resta il candidato numero uno a rilevare il Parma nell'ultima asta, ma dietro di lui, come appreso dalle ultime indiscrezioni, non ci sarebbe il colosso cinematografico (l'interessato ha smentito anche attraverso le colonne di Stadiotardini.it), ma uno dei più influenti contribuenti di Milano, legato a Mediaset, nonché Ceo del gruppo: Franco Ricci. Sarebbe lui "l'uomo" di Corrado. L'imprenditore lombardo è nato a Milano, l'8 settembre del 1954 ed è laureato in Economia Aziendale. E' uno dei manager storici dell'azienda, presente fin dalle origini. Oltre alla responsabilità di tutta l'area Operazioni di Mediaset (produzione televisiva di Videotime e il network operator Eletronica Industriale) di cui è direttore Generale, ha assunto anche la direzione di Mediaset Premium, nuova Pay Tv by Mediaset. Il figlio di Giuseppe Corrado, Giovanni, gravitava in Fininvest, ed è in quell'ambito che probabilmente si sono conosciuti. E della famiglia Corrado, sembra anche essere il più attivo. Sembra che il padre lo abbia delegato in prima persona, probabilmente se le cose vanno come devono andare, avrà un posto da dirigente in società, e lui, il giovane rampollo parmigiano, avrebbe già sondato il terreno in prima persona prendendo contatti con Lucarelli, il massimo esponente della categoria calciatori, per verificare la disponibililtà di abbassare ulteriormente il debito sportivo (facendo leva sui contratti futuri, quelli lunghi) e per convincerlo a prendere contatti con i "dissidenti" fuori rosa che ormai, sembrano essersi impuntati e orientati verso il no definitivo. Dopo Manenti si era parlato di soggetti affidabili, di gente competente. Corrado, con le spalle coperte da Ricci, sembra esserlo. 

MANIFESTAZIONI DI INTERESSE - Detto di Ricci, che starebbe (con tutti i condizionali del caso perché la situazione è delicatissima) lavorando nell'ombra e sarebbe l'uomo forte di Corrado, ci sono state altre manifestazioni di interesse in data room. A capo di una cordata campano-pugliese ci sarebbe Michele Greco che, assieme a Paolo Scudieri, opera nel settore industriale e tratta di energie rinnovabili, nel riciclaggio chimico e meccanico della plastica, avrebbe spiato nello stanzone dei curatori, per spulciare qualche conto. Adler Plastic e' un Gruppo internazionale, con sede a Ottaviano, in provincia di Napoli, che progetta, sviluppa e industrializza componenti e sistemi per l'industria del trasporto. Fondata nel 1956 da Achille Scudieri, che intuisce le potenzialita' dei polimeri, oggi e' il primo produttore italiano di sistemi per il comfort acustico e termico di veicoli e di rivestimenti e pannelli per le portiere e tappeti interni (il secondo player mondiale). Adler conta oggi 58 stabilimenti in 19 Paesi, 7 siti di ricerca e Sviluppo per un fatturato annuo di 1 miliardo di euro. Adler crea, sviluppa e produce per l'industria del trasposto, utilizzando in modo innovativo poliuretani, poliolefine, polipropilene e polivinile. Puo'vantare una storia aziendale fatta di successi, investimenti e acquisizioni, finalizzate a offrire una risposta adeguata alle crescenti e diversificate esigenze del mercatoMa la sua candidatura resta fredda. Resta in testa, anche come preferenza da parte dei calciatori, Corrado, ritenuto dal tutte le parti il più affidabile. 

ASTA, - 7: Tutti questi scenari mentre il 9 giugno è ormai alle porte. L'asta ha una base di 4,5 milioni, il luogo in cui confluiranno le eventuali richieste sarà ancora lo studio del Notaio Almansi. La mancanza di offerte equivale al triplice fischio. Definitivo. Se ci sarà una sola offerta, che dovrà comunque essere uguale o superiore alla base d'asta, chi ha portato la busta si prenderà il Parma. In caso di due o più offerte, con la cifra pari o superiore alla base d'asta, beh, allora ci sarà un'asta al rialzo il giorno dopo, con la base di partenza stabilita dal prezzo più alto dell'offerta pervenuta il giorno prima. 

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