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Parma | Il Tribunale dichiara il fallimento, buco da 218 milioni di euro

Il Tribunale di Parma, in data odierna, ha dichiarato il fallimento di Parma FC S.p.A., disponendo contestualmente l'esercizio provvisorio dell'impresa. I curatori fallimentari Angelo Anedda Presidente dell'ordine dei Dottori Commercialisti di Parma e Alberto Guiotto sono arrivati a Collecchio

TAVECCHIO: 'SI APRE UNA NUOVA FASE' - Con la nomina dei curatori fallimentari e la concessione dell'esercizio provvisorio da parte del Tribunale di Parma, si apre finalmente per la squadra biancoscudata una nuova fase che consente il proseguimento dell'attività e getta le basi per l'auspicabile salvataggio della società?. Queste le parole del Presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio riportate dal sito della Figc in merito alla sentenza del Tribunale di Pama, che ha sancito il fallimento della società emiliana. La Figc - ha ricordato il presidente federale - si è impegnata attivamente per mettere a disposizione le risorse necessarie da oggi in avanti, grazie all'intervento economico della Lega di Serie A e alla disponibilità dimostrata da parte dei giocatori. Tra l'altro, come spiegato agli stessi calciatori e ai dipendenti del Parma nell'incontro avuto due settimane fa, il percorso di riforma intrapreso già lo scorso novembre prosegue e nel Consiglio Federale del 26 marzo verranno portate in votazione norme importanti, finalizzate al miglioramento delle garanzie per la solidità del sistema". 

CURATORI FALLIMENTARI A COLLECCHIO - Alle 15.49 i curatori fallimentari Angelo Anedda e Alberto Guiotto sono arrivati al centro sportivo di Collecchio. Guoitto, curatore fallimentare dopo essere stato in sede, si è detto ottimista sulla partita con il Torino. "Faremo di tutto per giocare domenica"

TRIBUNALE DICHIARA IL FALLIMENTO- Il Tribunale di Parma, in data odierna, ha dichiarato il fallimento di Parma FC S.p.A., disponendo contestualmente l’esercizio provvisorio dell’impresa. Con la medesima sentenza il Tribunale ha designato Pietro Rogato quale Giudice Delegato e ha nominato Angelo Anedda - Presidente dell’ordine dei Dottori Commercialisti di Parma - e Alberto Guiotto – Dottore Commercialista in Parma e Presidente della Commissione crisi d’impresa del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili quali curatori fallimentari. L’incarico affidato ai due professionisti è quello di gestire l’azienda, coordinandosi con il Tribunale e il comitato dei creditori, accertare le passività fallimentari e le eventuali responsabilità degli organi sociali, liquidare le attività, anche attraverso la vendita dei beni aziendali, il recupero di crediti e azioni di risarcimento danni, per destinarlo ai creditori. Compito dei curatori sarà anche quello di verificare se sussistano effettivamente le condizioni per la prosecuzione e conclusione del campionato di serie A da parte della storica società calcistica.

VERSO L'ESERCIZIO PROVVISORIO- Il Parma aspetta la sentenza: a meno di clamorose novità, i giudici, riuniti in queste ore, stanno discutendo e analizzando le carte per pronunciarsi su un esercizio provvisorio che serve per andare avanti fino a fine campionato. I soldi della Lega verranno erogati appena ci sarà l'ufficialità. Il campo principale ora è il Tribunale: dagli uffici della cancelleria dovrebbe uscire il verdetto e, secondo indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, l'esercizio provvisorio verrà gestito dai curatori fallimentari che dovrebbero essere Angelo Anedda, presidente dell'Ordine dei Commercialisti, e Alberto Guiotto,  già curatore fallimentare ai tempi del processo Parmalat.

Marco Pretidirettore amministrativo di Finanza e controllo ha dichiarato: "Se ci mettono nelle condizioni giuste, finiamo il Campionato ma il nostro destino è quello del fallimento, non è stato presentato nessun piano per il salvataggio" 

Parma, la sentenza di fallimento

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Dopo l'udienza pre-fallimentare, in cui Manenti non si è presentato -inviando una comunicazione in cui si diceva impossibilitato a presidiare- il sindaco Osvaldo Riccobene ha spiegato cosa è uscito da questa udienza veloce, forse senza precedenti giurisprudenziali. “I creditori hanno insistito con la loro richiesta di fallimento, così come il Procuratore della Repubblica. Il Collegio Sindacale che è rappresentato dalla mia persona, depositando una memoria del proprio operato, ha concluso con una non opposizione alla richiesta di fallimento. I giudici si sono riservati, come fanno sempre. Il debitore era il Parma Fc, non Manenti, che è gestito in questo momento dal Collegio Sindacale. Potenziali acquirenti? Con noi non si è fatto avanti nessuno, è più facile che qualcuno si faccia avanti con voi giornalisti. Le tempistiche ora sono imprevedibili, il giudice non ha lasciato trapelare nulla, mi auguro che arrivi in tempi brevi. Lo spettro del fallimento lo dò per certo. Oggi incontreremo la squadra, risponderò alle domande che vorranno farmi e spiegherò la situazione. Secondo me domenica si gioca, ma è una mia supposizione. Il tutto è nelle mani del Tribunale e di come vorrà impostare la procedura fallimentare. Su che basi dico che si possa giocare Parma-Torino? Ritengo molto probabile l’esercizio provvisorio".

Udienza lampo al Tribunale di Parma: Manenti ha rinunciato a presentarsi, si spera che la decisione dei giudici possa arrivare nel pomeriggio. La sentenza dovrebbe arrivare via Pec nelle prossime ore, i giudici devono valutare bene la vicenda prima di esporsi. Intanto davanti al Tribunale c'è anche l'avvocato del Gruppo Proto. 

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Il giorno più lungo della storia del Parma comincia alle 10:14, quando il sindaco del collegio, Osvaldo Riccobene assieme al direttore amministrativo di Finanza e controllo, Marco Preti, entra in Tribunale per l'udienza pre-fallimentare. "Dobbiamo mantenere i valori della società - ha detto il sindaco del collegio che rappresenta la società del Parma, senza testa - cerchiamo quindi di salvare i dipendenti che lo rappresentano in pieno, assieme ai giocatori e al patrimonio del Parma. Abbiamo parlato con loro, dopo l'udienza parleremo anche con i calciatori e vedremo cosa uscirà da questa giornata. La partita contro il Torino dipende da noi. Ci aspettiamo che l'udienza sia veloce perché non ricordo a memoria un caso di giurisprudenza simile. Può darsi che ci sia fiducia o scollegamento. Il Collegio Sindacale è l'unico organo rimasto e il Codice civile ci delega a rappresentare la società. Sperate nel fallimento? Noi abbiamo ultimato la convocazione dell'assemblea che portava i provvedimenti di scioglimento della società. Questa è la mia risposta".

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