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Parma, Iacoponi chiama il Tardini: "Insieme raggiungeremo l'obiettivo"

"Abbiamo sofferto negli anni precedenti, adesso insieme supereremo anche questa"

Dal nostro inviato
COLLECCHIO - Ogni soldato che si rispetti porta dentro di se le cicatrici delle battaglie. Anche quello scelto di Roberto D'Aversa, Simone Iacoponi, ne porta qualcuna dalla quale tira fuori il coraggio di affrontarne sempre di nuove. "Non volevamo arrivare fino a questo punto - dice in conferenza stampa - ma domenica è la finale, per tutti. Una partita fondamentale per noi per chiudere bene il discorso salvezza. Il pubblico? Fondamentale, lo è stato in diversi momenti, anche negli anni passati, ci è stato sempre vicino. Abbiamo fatto tanti sacrifici tutti insieme e trovarci in questa partita con l’obiettivo alla portata, sapendo tra l’altro che dipende da noi, ci autorizza a fare una grande gara.Vogliamo raggiungere l’obiettivo".

La cicatrice di Bologna è più che altro una ferita aperta. Che difficilmente si rimarginerà. "Anche se è passata, ci abbiamo pensato e ragionato. Ma è passata - dice Iacoponi -. Gli errori ci sono stati e dobbiamo accantonarli. Bisogna mettere tutto a posto da domenica. Alves? E' un giocatore importante per noi, chiaro, ma adesso che non c'è dobbiamo fare del gruppo la nostra forza. Come abbiamo sempre fatto. Anche quest’anno abbiamo avuto delle difficoltà e ne siamo venuti fuori. La sensazione di essere salvi non l’abbiamo mai avuta nonostante tanti punti dell’andata, forse pensavamo di arrivarci più tranquilli. Tutti volevamo salvarci prima di questa giornata, ma non è stato possibile. Sapevamo che non sarebbe stato facile e di fatto non lo è stato. Nessuno ci ha regalato niente in questa stagione, la Fiorentina non verrà qui a fare una passeggiata. Siamo noi che dobbiamo fare la partita e pensare solo a noi".

Ma inevitabilmente quando si è in difficoltà il pensiero che qualcuno possa aiutarti scatta in automatico. "L'Empoli? C’è il rischio di pensare a cosa facciano le altre, ma sono energie perse. Sono molto felice di aver giocato tutte le gare quest’anno. Venendo dalla C e dalla B affrontare una partita come quella di domenica ti porta a dare tutto per mantenere la categoria. Sono responsabilizzato maggiormente. Ma la squadra credo faccia la differenza. Si prenderà le sue responsabilità. Se c'è un problema di atteggiamento? Io credo che l’atteggiamento non sia stato sbagliato. E’ mancato qualcosa credo, ma l’atteggiamento è stato positivo. L’approccio per fare la partita c’era. Qualcosa però non ha funzionato, quello è innegabile. Ma la squadra ha sempre provato a dare il massimo e non sempre è riuscita a portare a casa il risultato".

Infine l'appello ai tifosi, chiamati a raccolta domenica: "Stateci vicini. Dai momenti di difficoltà siamo riusciti a uscirne grazie al loro aiuto. Negli anni precedenti abbiamo sofferto, nella difficoltà bisogna che ci compattiamo e stiamo uniti. Aiutandoci a vicenda possiamo fare meglio".

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