Parma, con Forlì si cambia modulo?
Il tecnico sta pensando a una situazione alternativa per uscire dall'emergenza
Il Parma continua la caccia al Venezia. A fari spenti, senza cadere nelle provocazioni né rispondere a quello che giunge dalla Laguna. Si sa, la guerra di nervi non è certo un obiettivo del Parma, come sembra esserlo invece per un Venezia che, appena può (attraverso il suo allenatore Pippo Inzaghi o per bocca di Perinetti) si diletta a dileggiare il Parma o anche solo a puntualizzare (con i toni del dileggio), quello che succede intorno alla squadra di Roberto D’Aversa, che invece se ne sta zitto zitto a Collecchio, al centro sportivo, per preparare la sfida contro un agguerritissimo Forlì, capace di imprese non di poco conto in questi ultimi mesi. Barricarsi dietro i cancelli del centro sportivo e studiare le caratteristiche dell’avversario preparando al meglio i suoi ragazzi gli resta l’unica cosa per cui valga la pena sprecare delle energie. Detto che comunque è il suo lavoro, D’Aversa preferisce sicuramente preparare al meglio la sua squadra con l’ottica di non perdere terreno sul Venezia che non perde un colpo. Il fatto di giocare lunedì sera, quando si saprà il risultato della squadra di Inzaghi impegnata a Teramo e anche dell’altra partita che riguarda da vicino i crociati (Reggiana-Padova) potrebbe mettere in difficoltà il Parma che a furia di fare la lepre potrebbe anche perdere un po’ di forza. Certo, i punti di differenza dal Venezia sono sostanziosi, ma nulla è deciso. Perché c’è ancora un sacco di cammino da fare. C’è da fare i conti con un bel gruzzolo di infortunati, una lista che si è allungata in maniera clamorosa domenica a Salò. E che adesso potrebbe rappresentare qualche problema per D’Aversa nella rincorsa al Venezia. Perché, tranne che per Giorgino, la cui situazione pare essere in leggero miglioramento, gli altri saranno out per un po’ di tempo. E non è escluso che contro il Forlì si pensi a una difesa a tre, con Iacoponi, Lucarelli e Di Cesare aiutati da Mazzocchi e Nunzella (o Scaglia e qui dipende molto dalle condizioni di Davide Giorgino) per recuperare un uomo a centrocampo e non rischiarne tre davanti. Dove giocheranno Calaiò e Baraye. In questo modo la mediana con Corapi, Scozzarella e Giorgino (ammesso che recuperi) sarebbe comunque pronta per rispondere agli assalti del Forlì che potrebbe schierarsi con le tre punte ed essere fronteggiato con i tre più il supporto degli esterni. Mentre invece in fase di proposizione, la spinta di Mazzocchi potrebbe costituire una chiave tattica importante.