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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Parma, è l'ora di Deiola: se non adesso, quando?

D'Aversa pensa a lui per sostituire Barillà. Qualche modifica potrebbe esserci anche davanti, senza Inglese: Gervinho falso nueve?

Qualcuno la vede come una rivincita dell’anno scorso, altri come una partita normale. C’è anche qualche tifoso che vive l’attesa avvertendo la sensazione di dover aspettare un vecchio amico per stringergli la mano: in fondo il Parma deve molto al Frosinone. Per come è andata a finire il 18 maggio, con i crociati che già pensavano ai play off, a D’Aversa farà forse piacere sotto sotto affrontare i ciociari bravi a caricare d’attesa e la gara e a rimettersi in carreggiata con un netto 3-0 rifilato alla Spal, un risultato senza appello che ha messo in evidenza la rabbia dei ciociari e la voglia di rivincita di mister Longo rimasto aggrappato alla sua panchina, incassando la fiducia incondizionata del presidente Stirpe. Ognuno la vede come vuole, ma la partita con il Frosinone rappresenta per il Parma l’occasione di poter tornare a fare punti dopo un blackout durato due settimane. Uno scontro diretto che mette a confronto due giovani tecnici come D’Aversa e Longo che – dalla loro – hanno l’obbligo della vittoria. Il secondo per continuare a sperare nella salvezza, il primo per consolidare una classifica che fino ad ora piace parecchio ma che ha subito comprensibilmente delle battute d’arresto che in molti si aspettavano, compreso l’allenatore del Parma, costretto per l’ennesima volta a preparare la partita tra mille difficoltà.

DEIOLA, TOCCA A TE - Quasi sicuramente senza Inglese, alle prese con la lombalgia acuta,  certamente senza Barillà squalificato, con almeno un dubbio per reparto, a D'Aversa non resta che pescare dalla panchina. deiola-ansaA proposito di Barillà, l'allenatore sta pensando seriamente di sostituirlo con Alessandro Deiola, uno dei più propositivi a inizio campionato, dosato con cura dopo l'acquisto delle 18:58 dell'ultimo giorno di mercato che adesso potrebbe rivelarsi l’uomo che fa al caso del Parma. Attenzione: Deiola non è Nino, quindi per forza di cose qualche mutamento nel modo di giocare e di pensare anche solo alla partita ci sarà. Meno agile di Barillà, può essere sfruttato nella sua fisicità per drenare palloni in mezzo al campo e proporsi in avanti, avendo una buona tecnica di base. Grazie alla quale ha avanzato il suo raggio d’azione nel corso degli anni. Deiola non nasce centrocampista, ma ci arriva piano piano partendo dalla difesa. Il suo primo ruolo era infatti tra i quattro davanti al portiere. Da difensore centrale, ha maturato una buona esperienza: ha abbandonato presto la posizione originaria per passare a giocare in mezzo, spinto anche da Massimo Rastelli, il tecnico che lo ha trattenuto al Cagliari e che lo ha fatto crescere più di tutti. Rigorista, Deiola spicca anche per la sua capacità di inserirsi in zona gol oltre che per la sua duttilità. 

PROVE DI FORMAZIONE - Non è l’unico dubbio che il tecnico nato a Stoccarda si porta dietro. Uno lo attanaglia anche in difesa, dove si potrebbe pensare a un turno di riposo per Simone Iacoponi, il soldato più fidato di D’Aversa che sta discutendo il suo rinnovo di contratto con il Parma. Al suo posto Gazzola, messo in naftalina e richiamato solamente per venti minuti contro l’Empoli. L’altro dubbio riguarda il sostituto di Inglese. Non è detto che giochi Ceravolo, anche se la più logica delle soluzioni – conoscendo il D’Aversa pensiero – chiamerebbe in causa lui. Il tecnico sta pensando anche alla possibilità di schierarsi con un tridente atipico che sfrutti la velocità di Gervinho (falso nueve, in caso) e Biabiany, con Siligardi (favorito su Di Gaudio) a cucire le distanze tra i reparti.

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