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Parma, Inglese tiene in apprensione D'Aversa

Il centravanti ex Chievo si allena ancora a parte e potrebbe non farcela per la gara con il Frosinone. Grassi sempre più verso il recupero

Dal nostro inviato 

COLLECCHIO - Diciamoci la verità, fa piacere rivedere un vecchio amico con il quale non parli da tempo, con cui in passato hai avuto magari qualche screzio e che poi hai lasciato nell'indifferenza più totale ma al quale in fondo sai di dovere tanto. Perché, parliamoci chiaro: il Frosinone è come un vecchio amico e se non fosse per il Frosinone, il Parma non avrebbe avuto accesso diretto alla Serie A nell'esoterica notte di Spezia, quella che ha segnato il ritorno nel calcio di elite di una squadra che ne ha passate di tutti i colori ma che, grazie all'ostinazione di una città intera, ha ritrovato il sorriso e vuole mantenerlo. Mantenerlo significa salvarsi e la salvezza passa inevitabilmente da domenica. Battere i ciociari proietterebbe il Parma a una distanza di sicurezza notevole dalla zona rossa di una classifica che continua a piacere ma che ha bisogno di un po' di movimento. Più che altro per incamerare provviste per i tempi duri che - prima o poi - potrebbero arrivare. Come normale che sia. La sfida contro il Frosinone non è solamente un amarcord piacevole che ricorda la doppietta di Di Gaudio al Tardini in piena lotta per un secondo posto insperato e - per certi versi - sorprendente. All'epoca, più o meno sei mesi fa, il Parma era un altro. Altra sceneggiatura, altri interpreti molti dei quali sono tornati a respirare quell'aria che nella scorsa stagione ha invaso lo spogliatoio per quella che era considerata la partita da vincere a tutti i costi per rimanere in corsa. Anche adesso vincere non guasterebbe e metterebbe al riparo D'Aversa da pericoli potenziali di classifica che altrimenti si paleserebbero alla distanza. Con Inglese che continua a inseguire il rientro in campo - anche questa settimana rischia di slittare - mentre vede allontanarsi la possibilità di giocare dal 1', il tecnico crociato sta cercando di mettere nella miglior condizione possibile il resto della squadra ad affrontare quella che può valere più di una partita. Gervinho sprinta, Ceravolo eventualmente sarebbe pronto e a D'Aversa dà garanzie anche Luca Siligardi, l'uomo di raccordo che cuce i reparti e possiede la tecnica giusta per scardinare la retroguardia del Frosinone, reduce da una vittoria convincente sul campo della Spal. Un bigliettino da visita consegnato a D'Aversa una settimana prima della sfida. Con tutto il tempo di prendere determinate contromisure, il tecnico crociato ha l'obbligo di fidarsi di chi ha giocato poco fino a qui, almeno a centrocampo, dove mancherà l'uomo più in forma del momento. Nino Barillà, assente giustificato perché ha speso l'ultimo bonus per l'ammonizione sabato pomeriggio contro la Dea, non sarà facile da sostituire. Corsa, grinta, cattiveria e agonismo sono da ricercare in gente come Deiola o in Scozzarella (sarebbe una novità forzata) che sposterebbe Stulac verso l'interno. Al massimo, a proposito di forzature, come l'anno scorso contro il Carpi in casa, potrebbe fare l'interno Gazzola (che ha visto il campo la bellezza di venti minuti, nella sfida con l'Empoli). Grassi corre con gli altri, ma non è ancora al top, Sarebbe un recupero record il suo. E' ancora presto, ma c'è grande attesa.

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