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Non basta Pellè, Scamacca ribalta la situazione: Parma a un passo dal baratro

Rovesciata super di Pellè, che illude. Poi il Parma indietreggia e Scamacca con una doppietta fa saltare il banco. Speranze salvezza appesa a un filo sottile

Dal nostro inviato
Parma – Non sarà finita, ma ampiamente compromessa sì. Il Parma si fa rimontare ancora, non basta il super gol di Pellè, riaffiorano le paure e i limiti di una squadra che regala troppo al Genoa. Che neanche fa tanto per prendersi la partita. Bastano due disattenzioni di Bani, un mezzo intervento dubbio di Scamacca e giù a picco. Adesso da Benevento in avanti bisogna vincere e sperare, sapendo che potrebbe non bastare.

D’Aversa sorprende, lascia Mihaila in panchina e si affida a Yann Karamoh, esterno mancino con i compiti di guardarsi le spalle, dalla sua c’è Zappacosta. Per il resto, a parte il rientro di Kucka, il Parma è la squadra che ha battuto la Roma. Ballardini lascia in panchina Pandev, il suo piano gara evidentemente prevede che il macedone possa essere l’uomo giusto per sovvertire l’equilibrio. E l’equilibrio viene spezzato quasi per magia dopo un quarto d’ora. Con uno dei gol più belli visti al Tardini, quelli che nel passato recente ha fatto vedere Calaiò (la porta è la stessa del gol dell’arciere contro il Lumezzane) che porta la firma di Graziano Pellè. Una griffe autorevole, pesante per valenza e bellezza. Torre di Kucka, stop di petto e rovesciata volante. Battuto Perin, che raccoglie in fondo al sacco. E questa volta va detto: peccato che i tifosi non abbiano potuto apprezzare. 1-0 meritato, che il Parma difende con tutto quello che ha. Prima Man ha messo a sedere Criscito e ha sparato a salve, poi Kurtic ha provato a inserirsi. Senza risultati, perché il suo colpo di testa finisce su Perin. E il Genoa è tutto nella manovra, orizzontale, che sfocia sugli esterni ben controllati. E con qualche palla buttata ion mezzo senza pretese. Sepe ha poco lavoro, nel primo tempo, nel secondo no. Perché Ballardini mette dentro Pjaca e Scamacca. Ce l’ha Kucka la palla buona per il raddoppio, la spreca. E dopo 5’, Scamacca corregge in rete una palla dalla destra, messa in mezzo da Zappacosta. Più peso e più qualità, anche se il gol lo sfiora il Parma, con Karamoh e Brugman soprattutto. Serve una grande parata di Perin, che nega il gol all’uruguaiano. La cosa non riesce a Sepe dall’altra parte, perché Scamacca con una finta lascia sul posto Bani, va a prendersi il pallone di Pjaca e calcia di prima intenzione. Super gol. Parma sotto. I fantasmi seppelliti con il 2-0 alla Roma riaffiorano, inutile la rincorsa alla fine. Il Parma perde, e vede la Serie B. 

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