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Parma | Contro il Genoa stesso assetto, Donadoni orientato verso il 4-3-3

La gara con i grifoni di Gasperini rappresenta una chance importantissima per i crociati, bisognosi di voltare pagina. Il tecnico non ha intenzione di cambiare modulo: avanti con la difesa a quattro e Cassano centravanti

Spesso si sente dire che certe partite, nel calcio, valgono più di tre punti. Quella contro il Genoa, domenica al Tardini, è una di queste, con il Parma che ha il compito di uscire da una situazione abbastanza complicata. Siamo alla quinta giornata di un campionato partito male per la squadra di Donadoni, domenica in casa, davanti ai propri tifosi delusi per questo avvio, il Parma avrà il compito di riportare l'entusiasmo tra la folla e scacciare quei maledetti fantasmi che qualcuno, anche tra i calciatori, comincia a vedere all'orizzonte. Via la paura, via l'ansia e tutto ciò che deriva da una classifica decadente, con il Genoa Donadoni dovrà svoltare. Per forza. Chiuso all'interno del centro direzionale di Collecchio, il tecnico crociato, da mercoledì, sta preparando con tutte le sue forze la gara del riscatto. Porte chiuse, lontano da occhi indiscreti, lui e il suo gruppo, i suoi ragazzi difesi strenuamente anche dopo la debacle di Udine. In cuor suo, il tecnico sa che certi errori in A non puoi permetterteli, in nessuna gara, a maggior ragione quando davanti hai un calciatore come Di Natale che ti fa pentire al minimo sbaglio. E intanto, archiviata la scoppola del Friuli, anche quella, studio approfondito del Genoa tra video ed esercizi, tattica e corsa e indicazioni. 

Nonostante le difficoltà difensive, Donadoni insiste con il 4-3-3, un modulo a lui caro ma che in questo momento non sta funzionando. Le lacune di alcuni giocatori, anche nell'interpretazione dei ruoli non propri, vedi Mendes o Jorquera, in fase difensiva, danno ai tifosi un'immagine poco concreta di un Parma vacillante, che alla minima opportunità concessa, non si regge in piedi. Contro il Genoa dunque, pochi cambiamenti, almeno dal punto di vista tattico, con Mendes che potrebbe passare al centro della difesa, assieme a Lucarelli e uno tra Rispoli e Ristovski a fare il terzino. Fuori anche Gobbi, probabilmente, con De Ceglie che passa al suo ruolo naturale. In mediana Lodi e Mauri, saranno affiancati da uno tra Galloppa e Jorquera. Più facile il primo, servono muscoli in campo. Davanti Cassano, unico sicuro del posto.

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