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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Parma, i tuoi problemi sono anche quelli di Scaglia e Scozzarella

D'Aversa voleva un esterno d'attacco e si è trovato un terzino che ha già smesso di spingere. Il jolly nella sua testa si sente un giocatore offensivo, ma il tecnico gli fa fare il quarto a sinistra

SCOZZA NON FA LA DIFFERENZA - Uno dei più pimpanti è stato Scozzarella che, purtroppo, in partita riesce a far vedere tutto il peggio di un giocatore brillante e con una grande velocità di azione. 29-01-2017 Venezia Parma_DF52386-3E’ lui, assieme all’altro acquisto di gennaio Luigi Scaglia, ad aver tradito attese e aspettative di addetti ai lavori e di tifosi soprattutto. Neanche chi li ha scelti, forse, poteva immaginare che ci sarebbe stata una simile involuzione di due profili che si possono collocare nella fascia medio-alta dei giocatori di Serie B. Solo che a Parma non lo hanno fatto vedere quasi mai e se questo processo involutivo ha preso i crociati per la gola senza lasciarli andare, un po’ lo si deve anche a loro. Scozzarella, il cervello che tanto mancava a questa squadra, si è inceppato e non pensa più da qualche partita. Il play maker è alla lunga soffocato da un pressing asfissiante da parte degli avversari che ne limitano facilmente la giocata semplice. E lui non si prende mai la responsabiità di osare. Non è più brillante come all’inizio della sua avventura e ha reso D’Aversa vulnerabile in fase di possesso palla perché i suoi movimenti sono facilmente letti dagli avversari. Le squadre che giocano contro il Parma preparano la partita su Scozzarella, raddoppiandolo sistematicamente dopo le (rare) uscite dalla linea del primo pressing. E così, seppure stretto tra due colonne come Munari e Scavone (al di sotto dei rendimenti standard), va in difficoltà e non garantisce tenuta. 

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