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Martedì, 16 Aprile 2024
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Parma, il derby di Osio: "Segnare sotto la loro curva non ha prezzo"

Il sindaco ha giocato con noi la partita dell'anno: "Se il Parma dovesse perdere sarebbe fuori dalla lotta al primo posto"

Marco Osio lo ricorda bene: "Quel gol ha sbloccato una partita tiratissima che ci ha permesso di vincere matematicamente il campionato. Che gioia segnare sotto la loro curva. Lunedì non vengo a Reggio Emilia, non posso, ma seguirò la partita facendo ovviamente il tifo per il Parma". Il sindaco è rimasto legatissimo alla maglia crociata, non vede l'ora che arrivi lunedì per rivivere un appuntamento che manca da vent'anni. "Mi spiace non esserci, queste sono partite che non hanno pronostici. Ho giocato diversi derby, a Torino, a Firenze e a Parma. Sono partite che non hanno un risultato scritto". 

Come si vince un derby?

"Si tratta di una partita molto sentita, sono anni che non si gioca e la Reggiana ha la voglia di emergere e sopraffare il Parma in questo campionato che sta andando sicuramente a loro favore. Non c'è un pronostico in gare come queste. Noi, vent'anni fa, eravamo una squadra vera in quel periodo, sapevamo quali erano le nostre difficoltà e i nostri limiti, abbiamo vinto due derby di seguito proprio per questo motivo. Per quanto mi riguarda si vince con testa e gambe, se siamo fermi e immobili come gli ultimi Parma che ho visto, beh, la vedo dura. Bisogna  essere sereni e tranquilli, pur sapendo dell'importanza della posta in palio".                

Secondo lei è la gara della svolta?

"Sì, perché vincere significa prendere tre punti alla Reggiana che ora è avanti. Perdere permetterebbe a loro di lanciarsi prepotentemente alla conquista del campionato. Il Parma è indietro e deve per forza vincere".                     

Ci racconta il suo gol nel derby?

"Voglio prima dirvi che noi avevamo la superiorità anche dal punto di vista mentale, che ci dava il senso e il peso del derby, ci faceva rendere conto che dovevamo solo vincere. Il gol, ok: lancio di Minotti dalla difesa che ha tagliato dritto per dritto, mi inserivo spesso e mi buttavo dentro, trovandomi in condizione di segnare. L'ho fatto anche in quella occasione, partendo da sinistra andavo dentro, la palla schizzava via causando un piccolo malinteso tra il portiere e il difensore, io ero in velocità e d'esterno piazzavo la sfera nell'angolino, sotto la curva della Reggiana. Ho sbloccato una partita difficile, che emozione".

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