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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Parma, investimenti cinesi limitati e non proibiti. E dalla Cina...

Si attende la chiusura della trattativa che dovrebbe portare Desports a detenere il 60% delle quote societarie

Il fatto che le scadenze intermedie siano state tutte rispettate con rigorosità, come fanno sapere dalla proprietà, dovrebbe essere un segnale chiaro che testimonia la serietà del gruppo guidato da Lizhang, che all'attivo ha venduto la società per 107 milioni di euro al colosso cinese Wuhan DDMC Culture, quotato alla borsa di Shanghai, operante nell'industria culturale, sportiva e pubblicitaria in Cina. Il Presidente di Desports è rimasto ovviamente a capo dell'azienda, ha investito parecchio nel mondo dello sport ed è uno dei tre imprenditori sportivi più ricchi dello sport business cinese, insieme a Jindong Zhang di Suning e all'ex cestista Yao Ming. E questo pare essere un buon biglietto da visita per far respirare ottimismo ai tifosi crociati che però, dopo quello che hanno visto negli anni passati (non solo con Ghirardi, ma anche con la trattativa che doveva portare Lorenzo Sanz a essere numero uno del Parma prima del commissariamento) vogliono andarci cauti. Sappiamo già delle numerose collaborazioni nello sport mondiale da parte di Lizhang (possiede il Granada che ha rilevato dai Pozzo per 37 milioni di euro e quote del Minnesota Timberwolves, la squadra di basket che milita in NBA). E in effetti, il Presidente di Desports in questi mesi ha rispettato gli accordi presi e ha già versato 11 milioni di euro nelle casse del Parma. Manca l’ultimo step che lo porterà a detenere il 60% delle quote del Parma Calcio 1913, come detto in precedenza. In effetti la società aveva sempre fatto filtrare cauto ottimismo.

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