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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Parma - Juventus 0-1 | Occasione Gobbi, crociati pericolosi in attacco, Ama spreca

La sconfitta arriva al 74' con un tocco ravvicinato di Pogba che si fa trovare pronto dopo una splendida conclusione di Quagliarella che ha cambiato la partita. Pesano gli errori di Gobbi al 10' e Amauri al 55' in una gara equilibrata

Il Parma parte in maniera convinta, non c’è l’Uomo Ragno, d’accordo, ma le briglie ad una Juventus distratta forse con la testa alla Coppa, le ha messe per tutto il primo tempo e per buona parte degli altri 45’. Tanto che Conte, dopo un oretta di gioco, è costretto a rivedere il suo turnover e ad affidarsi al solito Pirlo, perché ora Pogba, ora Vidal, sono stretti nella morsa di Gargano e compagni. Giovinco e Tevez, pericoloso a tratti, ci provano ma senza fare male, la difesa si muove bene e regge l’urto, a scartamento ridotto, di una Juventus bloccata anche sulle fasce. Schieramento a specchio, uno contro uno chiave di un incontro equilibrato e sul filo, che però rischia di essere spezzato dopo un po’ quando uno sciagurato passaggio di Ogbonna mette in difficoltà Buffon, graziato al 10’ da un Gobbi indeciso. Il laterale conclude un’azione bellissima cominciata da Amauri e rifinita da Parolo che con un tocco libera il numero 18 che poi sciupa.

IL MATCH – La partenza del Parma costringe la Juventus a guardarsi le spalle, e a non essere spavalda come sempre. Detto di Gobbi che spaventa, la Juve prova a uscire dal guscio ma ha le ali tarpate, in mezzo si fa poco, se non fatica a essere ordinati e a battagliare. E Tevez ogni tanto si mette in testa di provare da solo. Qualche contatto al limite, e un tiro pericoloso neutralizzato da Mirante con un gran riflesso. Donadoni fiuta il momento, la Juventus ha sempre faticato prima della Champions, Vidal non è quello di un tempo, ma combatte ed è lui che spaventa Mirante per la prima volta, dopo una mezzoretta. E il primo tempo fila via liscio, con Gobbi che si porterà quel ricordo per tanto tempo.

LE PAGELLE 

Nessun cambio all’intervallo, la Juventus però entra con un pizzico di convinzione in più, quella che porta sul volto Giovinco che si guadagna una punizione dal limite e la va a calciare sulla barriera. E quando esce si becca pure i fischi di un pubblico che ci crede fino all’ultimo, anche quando la squadra è sotto, perché va sotto il Parma, al 74’ il gol lo segna Pogba, dopo che, paradossalmente, la partita ce l’aveva in pugno il Parma. E succede sempre così, se sbagli paghi, in un modo o nell’altro devi scontare. Perché le occasioni più nitide le costruisce il Parma, ma se non le concretizza è ovvio che poi perdi. E Amauri non è stato cinico, non è stato freddo, si è piaciuto troppo e la sua voglia di segnare lo ha tradito. Quel tacco al volo dopo una super discesa di Biabiany è stato una mancanza di rispetto per il compagno, il piattone sarebbe stato più brutto ma molto efficace.  Questa volta il Parma non è nemmeno uscito da campo come spesso gli accade, anzi, ha costretto la Juventus a ridimensionarsi , tanto che ha avuto due occasioni, una sbagliata e una concretizzata. Ed è quello che conta per portare via tre punti d’oro e sancire una sconfitta.


 

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