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Parma, l'amarezza di D'Aversa: "Abbiamo fatto troppo poco"

Il tecnico crociato: "Male nell'ultima mezzora, non mi è piaciuto l'atteggiamento"

"Anche se abbiamo preso gol alla fine, la partita è stata in equilibrio fino al 60′, nel primo tempo abbiamo fatto bene fino all’occasione con Insigne, poi mano a mano gli avversari hanno meritato la vittoria, perchè abbiamo fatto fin troppo poco nell’ultima mezz’ora per portare a casa la gara". Questo il commento amaro di Roberto D'Aversa alla fine di una partita che ha vist il Parma soccombere. "Avevo preventivato che la condizione non ottimale di qualche giocatore ci avrebbe portato a soffrire nella parte finale della gara, credo però che la differenza nella seconda parte l’ha fatta la voglia e la determinazione da parte loro di portare a casa il risultato, prova ne sia che oltre al gol abbiamo concesso altre cinque conclusioni da fuori area perdendo dei contrasti. Dispiace il non vedere la cattiveria per portare a casa il risultato, poi la partita si può perdere comunque, ma non nel modo in cui si è interpretato l’ultima parte del secondo tempo, dove si è visto dall’altra parte che hanno fatto qualcosa in più“.

“Quando si fanno dei cambi si fanno per cercare di migliorare la situazione, cosa che è successa nella Cremonese: quelli che sono subentrati da noi non hanno dato quel cambiamento rispetto a com’era prima la situazione, ma è una questione generica per come si è affrontata la seconda parte del secondo tempo. Le partite con il blasone e con il mercato non si vincono, in Serie B se si va in campo determinati si porta a casa il risultato, altrimenti si rischia di fare una figura come quella fatta oggi parlando della mezzora finale, perchè prima abbiamo anche cercato di fare quello che abbiamo provato in settimana ed abbiamo creato delle occasioni, parlo di quella avuta con Di Gaudio e di quella con Insigne. Mano a mano siamo scemati e ci vuole personalità per l’arco di tutta la partita, specialmente nei momenti di difficoltà. Non creo alibi, credo solo nel lavoro: avremo materiale in settimana sul quale lavorare”.

“Si è creato poco oggi, in altre circostanze si è creato tanto, ma come non cercavo alibi quando mancavano gli attaccanti così non ne cerco ora. Conta il modo e la voglia che si ha nel volere qualcosa: mi viene in mente Di Gaudio che ha messo in due o tre situazioni la palla sul primo palo e non ci siamo arrivati. Prima in attacco avevamo Calaiò e poi Ceravolo, ma con i nomi non si fa niente, questo lo dimostra il campionato di B, che conosco bene perché l’ho fatto per molti anni da calciatore”.

“Ceravolo? Per recuperare la condizione ho bisogno di farlo giocare perchè è un giocatore importante, ma il problema oggi non è stato Ceravolo. La classifica? Credo che si debba guardare all’obiettivo settimanale, ma per far sì di rimanere attaccati alle prime posizioni quel che dobbiamo fare è andare in campo con la giusta determinazione, come abbiamo dimostrato di poter fare già in buona parte del girone d’andata. Dezi a sinistra? Ha rispecchiato la prestazione di tutta la squadra: bene nella prima ora, poi mano a mano siamo venuti meno nei momenti di difficoltà”. 

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