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Martedì, 23 Aprile 2024
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Parma, la solitudine del numero nove

Emanuele Calaiò è l’attaccante meno prolifico delle big

Che fatica la vita da bomber. Emanuele Calaiò ne sa qualcosa. Non sta esattamente facendo il bomber in questa sua seconda stagione al Parma, almeno non nel vero senso della parola. Fino ad ora il suo score confermerebbe la fatica della squadra a sostenerlo e a recapitargli palloni utili. Oltre alle difficoltà dei compagni, ci sono anche le sue dato che è arrivato a trascorrere qualche partita senza neanche mai calciare in porta. Né a impensierire le difese avversarie perché a volte è troppo isolato. 

Isolato e nello stesso tempo indispensabile: fermo a quota tre reti in campionato (due su rigore), quattro in stagione se si conta anche il penalty di Bari in Coppa Italia, l’Arciere ha messo un po’ da parte il suo killer instinct per mettere tutta la sua sapienza tattica a servizio della squadra, che beneficia della sua generosità e della sua voglia di mettersi a disposizione non risparmiandosi mai. A quasi 36 primavere sta vivendo una seconda vita e dopo 174 gol ha la missione affatto facile di traghettare il Parma il più in alto possibile.

Ma il 4-3-3 di D’Aversa lo costringe a fare un lavoro intenso anche in fase di non possesso, tant’è che Calaiò è diventato indispensabile proprio perché interpreta alla lettera le consegne. Viene indietro a prendersi il pallone, lo protegge gestendolo in attesa che la squadra salga e lo smista per dare aria al gioco. Si può dire che da prima punta Calaiò si è trasformato in un regista d’attacco, un rifinitore che da qualche partita sta giocando con Insigne più vicino e qualcosa comincia a vedersi anche in termini di gol (prima di Frosinone 8 in tre partite) e di combinazioni che portano i compagni alla conclusione.
Dopo aver vissuto un periodo in ‘isolamento’, D’Aversa gli ha affiancato un esterno che gli gioca accanto. 

E lui sembra essere più a suo agio. Ma sabato a Frosinone ha avuto pochi palloni giocabili, ancora meno occasioni per mettersi in mostra e calciare verso Bardi. Facendo parecchia fatica, come tutta la squadra, per tutto il primo tempo.

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