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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Parma-Lazio 1-1 | Keita spaventa, Lucarelli pareggia e salva la faccia

Un brutto Parma nel primo tempo, confuso e distratto, regala il campo a una Lazio rinfrancata che trova il gol solo nel secondo tempo con Keita, migliore dei suoi. Poi il capitano rimedia il punto, ma quanti fischi

Finisce 1-1 la gara del Tardini con Lucarelli che salva la faccia di un Parma brutto nel primo tempo, più coraggioso e lucido dal 46’ in poi, con troppi rischi e un punto portato via dopo uno schiaffo ricevuto al 50’, al quale rimedia con il suo uomo migliore, Lucarelli. Due sostituzioni, una al 26 per problemi fisici, l’altra al 44’per scelta tecnica mista a infortunio giocatore, in un tempo zero tiri in porta e tanti pericoli che una Lazio rinfrancata arreca a Donadoni, mai così brutto forse, tanto che anche i tifosi hanno cominciato a fischiare, molto prima del solito. Il tutto monitorato dallo sguardo attento di Gabriele Pin, secondo di Prandelli sulla panchina della Nazionale. Inviato al Tardini per gustarsi Parolo e, magari ricredersi su Cassano, chiedendo nel frattempo informazioni su Paletta, dopo i primi 45’ si rimbocca le maniche e pensa pure, “chi me l’ha fatta fare”, tra sé e sé. Donadoni manda in campo il Parma meno convinto che si è visto fino a qui, almeno nel primo tempo. E la Lazio ne approfitta subito perché con Hernanes prende in mano il pallino del gioco e beneficia pure di un lavoraccio di Klose che favorisce gli inserimenti dei  centrocampisti, con Keità e Candreva che diventano le ali del tridente quando la squadra di Petkovic attacca.

IL MATCH - L’equilibrio regna per tutto il primo tempo, complice una Lazio non precisissima sotto porta, che spreca almeno un paio di occasioni nitide targate Keita, imprendibile. Da solo tiene impegnata tutta la retroguardia crociata, con Klose che lo ispira e fa il regista. Lonjtano dalla porta, il tedesco è un problema perché riesce a ispirare in maniera lucida e precisa. E in effetti, quando Onazi spara se la crea lui la situazione, solo che Gobbi si trova li e salva. E quando Keita si fa ipnotizzare da Mirante, ci mette lo zampino e si dispera insieme ai compagni perché il vantaggio sembra non voler arrivare. Del Parma nessuna traccia, solo una sassata di Palladino che finisce in braccio a Marchetti, per il resto solo Lazio che, in chiusura di tempo sfiora il gol con il suo uomo migliore, un ragazzo che ha talento e che testa rasenta il palo.

LE PAGELLE 

E’ solo una questione di tempo, Keita lo sa e si mette li buono ad aspettare quella palla giusta che arriva al 50’. Sansone lancia il contropiede della Lazio dopo un calcio d’angolo e dopo una bella azione che lui stesso si costruisce, con uno spunto dei suoi che si spegne con un destro deviato. L’ex Bayern ha voglia di riscatto, e la sua corsa fa bene a un Parma spento per tutta la prima frazione. Dopo il gol infatti, uno schiaffo per i crociati, Sansone si mette le mani sul volto, si fa forza e lancia subito Cassano che prima illude i tifosi, con una giocata pazzesca, poi sbaglia la cosa più facile, il gola tu per tu con Marchetti. E finalmente il Parma entra in campo, dopo un tempo regalato. Sansone sa che può essere la sua gara e si impegna anche di testa, che non è la sua specialità. Ma da un angolo da lui guadagnato arriva il pari di Lucarelli che brucia sullo stacco Novaretti e insacca. Parità che resiste, Keita è una scheggia ma è tanto veloce quanto impreciso, i compagni lo cercano, lui è pronto ma ha troppa fretta di segnare.  Donadoni ci prova con Amauri per Cassano, ma non succede quasi nulla, se non l’espulsione di Rosi, per reiterato “vaffa” a Rizzoli. 

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