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Vigilia con la Lazio, Donadoni: "Rimpianti? Ormai, pensare indietro è da perdente"

"Ripartiamo da Palermo - dice il tecnico in conferenza - chiaro che se giochi così bene e non vinci esci disarmato, ma noi dobbiamo interpretare la gara in maniera positiva. Non penso alla panchina della Lazio, porto avanti la mia scelta"

Ripartire, ripetere il primo tempo di Palermo e vincere. Allungare la serie negativa porterebbe solo problemi, e Donadoni di problemi non ne vuole più. Recuperato Mirante, anche se non in pieno, "Voglio valutare bene, perchè ha fatto sempre un po’ un lavoro controllato. Mi auguro di sì, anche se Iacobucci ha fatto due buone gare, e quindi per noi questo è una garanzia. Jorquera si è allenato, è tornato anche lui a far parte della squadra, ed è sulla via del ritorno". La sconfitta di Palermo cosa insegna? Se giochi bene e perdi, beh, puoi anche accusare il colpo: "Dobbiamo leggerla in chiave positiva - spiega il tecnico -  è chiaro che sapere di aver fatto una buona prestazione senza però raccogliere punti moralmente non è facile da gestire, e ti lascia un po’ disarmato. Al tempo stesso però sappiamo che non può sempre girare male, quindi se noi abbiamo la giusta determinazione e la giusta volontà i risultati non possono non arrivare. Dobbiamo fare tesoro di quella gara e ripeterci domani contro una squadra come la Lazio, che ha giocato in coppa ed ha fatto un risultato positivo, anche se ha incontrato una squadra di Serie B. E’ una squadra che ha una rosa a disposizione che gli permette di avere dubbi come quello tra Djordjevic e Klose, e questo ci da la dimensione del nostro avversario. Ci vorrà una grande prestazione, soprattutto dal punto di vista caratteriale".

Niente calcoli, solo vincere: "Cambio di modulo? Io credo che è importante sapere quelle che sono le caratteristiche dell’avversario, ha giocatori come Parolo e Lulic bravi negli inserimenti. Poi sappiamo che hanno la forza di giocare sugli esterni, non hanno Candreva ma hanno Keita ed altri giocatori che spingono molto. Dobbiamo essere bravi a trovare gli accorgimenti giusti, perchè nello sviluppo del gioco dobbiamo essere bravi a posizionarci sempre, indipendentemente dal modulo. Il sostituto di Felipe? E' importante capire le motivazioni che hanno gli altri, che devono essere massimali. Prediligo i giocatori che mi danno maggiori garanzia".

Nessun rimpianto di non essere andato alla Lazio: "Sono abituato a ragionare sempre in un modo, e quando faccio una scelta la porto avanti fino in fondo, finchè ne ho le forze e fino a quando lo posso fare. Pensare a ritroso non rientra nelle mie corde, per me conta solo la realtà, e pensare che avrei fatto meglio ad andare alla Lazio sarebbe un discorso banale, stupido e sciocco. Tornare sui propri passi lo trovo da perdente, e non credo di esserlo. Voglio cercare di venire fuori da questa situazione, e tutte le mie energie sono tutte dedicate a quest’obiettivo. La coppia Palladino-Cassano ha fatto bene perchè il primo ha segnato, ma l’importante è che siano tutti a disposizione. 

Spera in un Tardini amico, il mister: "Mi aspetto che la squadra vada in campo ed onori la maglia prima di tutto per sè stessi, perchè uno deve avere la coscienza e la dignità verso sè stessi. Abbiamo dato poche soddisfazioni al nostro pubblico, e quindi chiedere qualcosa di positivo diventa difficile, ma mi sento di dire dal profondo del cuore che questi ragazzi hanno bisogno di appoggio, evitando di farli sentire in difetto se no sembra un cane che si morde la coda".

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