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Appesi a Gervinho: la prima di D'Aversa è un rebus

Infortuni, morale a pezzi: il tecnico deve fare anche lo psicologo. Recuperano l'ivoriano e Osorio, ma è emergenza

Sapeva che ci sarebbe stato bisogno del pronto intervento, Roberto D’Aversa. Il Parma non è in gran forma, la zona arancione è diventata rossa e dopo mercoledì le acque si sono fatte più melmose. Basterà il ritorno del capitano Bob per condurre in porto la nave? Di certo c’è che come spesso gli è accaduto, anche nella sua seconda vita da tecnico crociato, D’Aversa deve fare i conti con una miriade di infortuni che ha decimato la squadra. La situazione è incerta, qualche schiarita si vede all’orizzonte con i recuperi di Osorio e Gervinho, meglio di niente...

La pioggia di guai muscolari ha decimato un gruppo che ha il morale sotto i tacchetti, i calciatori depressi dai risultati negativi dell’ultimo periodo, lontani dalla migliore condizione e – soprattutto – privi delle certezze che avevano accumulato negli anni passati, dovranno essere bravi a compattarsi ancora di più, come hanno chiesto i tifosi del Parma accorsi a Collecchio. Questo per quanto riguarda la vecchia guardia, i nuovi sanno da ieri che la musica è cambiata e che se non si fatica difficilmente si vede il campo. Ripartirà dai suoi uomini, D’Aversa, da coloro che adesso non hanno più alibi. Il parafulmine di Liverani gli è stato tolto, da adesso in avanti il parco calciatori dovrà prendere di petto le responsabilità, senza passare dalla porta di servizio. Il calendario e il poco tempo a disposizione non saranno di certo alleati, ma questa squadra con questo allenatore in panchina ha sempre tirato fuori il meglio con l’acqua alla gola. Per la partita contro la Lazio, D’Aversa potrebbe disporre nella sua faretra della freccia più velenosa, ancora senza gol al Tardini.

Gervinho, seppure a mezzo servizio, sente aria di derby e potrebbe essere della gara al pari del venezuelano Osorio, l’unico della difesa ad aver smaltito i problemi muscolari che gli hanno evitato il naufragio del Gewiss Stadium. Con Iacoponi e Gagliolo ko, Laurini che dà poche garanzie a livello fisico, D’Aversa potrebbe decidere di sistemarsi a tre potendo contare su Osorio, Bruno Alves e Lautaro Valenti, oppure affidarsi al venezuelano sulla corsia di destra, blindandosi con Pezzella dall’altro lato. Difficile che Busi possa avere una chance.

A centrocampo dovrebbe essere arrivato il momento di Brugman, in naftalina dalla gara di San Siro contro il Milan, 13 dicembre. Un mese senza campo per Mate, che misteriosamente è sparito dai radar di Fabio Liverani. Spesso gli ha preferito con scarsi risultati Sohm e Cyprien, qualche volta Hernani, ma il brasiliano aveva dato il meglio nella posizione di mezz’ala. Ruolo che ricoprirà domenica, nella zona di destra per l’assenza di Kucka, a sinistra ci sarà Kurtic, o Sohm, con lo sloveno spostato nel tridente se Gervinho desse forfait. Davanti è rebus vero. Con Inglese e Cornelius a giocarsi un posto da titolare, sugli esterni potrebbero esserci uno tra Mihaila e Brunetta a destra, liberi di venire a giocare dentro in fase di possesso, pronti a scappare indietro quando la palla ce l'ha la Lazio, con Gervinho a completare. Se l’ivoriano sta bene, toccherà a lui trascinare la nave verso un porto più sicuro. Da non scartare l’ipotesi Sohm esterno, per contenere la banda Inzaghi servirà gamba.

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