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Parma, la Uefa nega la licenza, Leonardi: "Ecco perché ci sono dei problemi..."

"Stiamo parlando di 300 mila euro, il Parma ha pagato, ha fatto degli aumenti di capitale e pagamenti per ottenere questa licenza, per più di 20 milioni di euro". La società: ricorreremo all'Alta Corte di giustizia sportiva del Coni

"E’ giusto chiarire - dice Leonardi a Teleducato - perchè ci era stato consigliato di mantenere riservato il problema. Ora mi prendo la responsabilità di chiarire, anche per tutti i tifosi che meritano di capire. Questa mattina sono stato in audizione dalla Seconda Commissione, madopo due minuti mi ero già reso conto che avremmo fatto bene ad andare avanti fino alla terza ed ultima corte, l’Alta Corte del Coni, perchè la Commissione di Secondo Grado stava facendo un semplice copia incolla di quello detto dalla prima".

"Il tema è molto semplice, noi secondo questi signori avremmo sbagliato perchè abbiamo dei calciatori che hanno un incentivo all’esodo, e sono tesserati per un’altra società. Se un calciatore guadagna 100mila euro, ad esempio, se la società dove gioca gli dà 80mila, il Parma ne dà 20mila per completare la somma che prendeva originariamente. Questi dieci calciatori hanno firmato un accordo chiamato incentivo all’esodo, dove si stabiliva che quei soldi andavano pagati entro il 30 giugno 2014, e quindi non siamo in ritardo. La bontà del Parma è che pur non dovendogli dare nulla, la società ha dato degli anticipi finanziari, dei prestiti, in attesa di formalizzare il 30 giugno il conguaglio definitivo. Secondo loro avremmo dovuto pagare, di quelle cifre, anche l’Irpef, che invece sarebbe conguagliato il 30 giugno 2014. Per loro non sono degli anticipi, ma sono ritenuti pagamenti. A noi non ci torna, e siamo convinti di questo. Il Parma non è che non ha pagato, ma anzi ha pagato qualcosa che in quel momento non doveva pagare. Stiamo parlando di meno di 300mila euro. Il Parma ha fatto degli aumenti di capitale e pagamenti per più di 20 milioni di euro, per ottenere questa licenza Uefa".

"Io come faccio a Parma a spiegare che ci sono delle società che fanno dei danni con delle multe che ammontano a 50 milioni, mentre per una quantità come questa noi non dobbiamo partecipare all’Europa League? Noi siamo convinti che quest’aspetto venga recepito: ci sono anche le dichiarazioni dei calciatori in questione. Se ci sono sanzioni intermedie? Una società è stata multata per 50 milioni di euro per situazioni molto più gravi del Parma. La generosità del Parma viene contestata: invece di pagare il 30 giugno abbiamo dato un anticipo. Ma sono ben contento di combattere per una cosa del genere, e non nascondo che, indipendentemente dal fatto che siamo sicuri di ottenere la Licenza Uefa, il Parma si riserverà di agire, anche attraverso la sua proprietà. E’ un danno alla città e ai tifosi, e di conseguenza alle risorse e all’immagine della società e del Presidente. Perchè non ci sono le motivazioni del non rilascio della licenza nel comunicato della Figc? Questo dovrebbe far riflettere".

"Le anticipazioni finanziare implicano che venga conguagliato nella data prefissata. E’ un anticipazione finanziaria, non devo pagare nulla e pago al momento del conguaglio. Loro dicono che non è un’anticipazione finanziaria, come se stessi pagando uno stipendio. Ma quel giocatore è sotto stipendio di un’altra società, non del Parma. Mi prendo le mie responsabilità di quello che dico. Questa mattina mi sono reso conto che il mio parlare era inutile, non volevano contraddire la Commissione di Primo Grado. Parma si deve contraddistinguere per il suo stile, senza proteste, perchè siamo nel giusto. Quella di questa mattina è stata una finta audizione".

IL COMUNICATO DELLA SOCIETA' 

Il Parma Fc ha appreso con sorpresa la decisione della Commissione di secondo grado di negare il rilascio della licenza Uefa alla nostra società. Pur nel grande rispetto del lavoro svolto dalla Commissione,  il Parma FC- tuttora assolutamente convinto delle proprie ragioni - non può accettare questa decisione che vanifica un risultato sportivo che premia un'intera città e che è stato conseguito dopo anni di sforzi economici ed agonistici. Per questi motivi il Parma Fc ricorrerà senza indugi all'Alta Corte del Comitato Olimpico Nazionale (che si riunirà il 28 maggio prossimo) nella certezza che, nella suprema sede della Giustizia Sportiva, sarà riconosciuto il proprio corretto adempimento ai criteri economico finanziari previsti dalla procedura per il rilascio della licenza UEFA

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