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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Parma, Lucarelli e l'ultimo derby: a meno che...

Quella di domenica potrebbe essere stata l'ultima apparizione del capitano al Tardini in un campionato

Nella mente dei tifosi scorrono come ancora le immagini del derby. Un derby faticoso, una partita pesante su un campo zuppo d’acqua e al limite della praticabilità. Un derby vinto, il secondo quest’anno, che ha sancito la superiorità del Parma sulla Reggiana e che ha blindato il secondo posto che di fatto ha permesso ai crociati di accedere direttamente al turno successivo dei Play off. Un derby vinto con il cuore, con la grinta: valori incarnati perfettamente nel capitano di questa squadra, Alessandro Lucarelli che a 39 anni e in una settimana carica di polemiche, ha saputo ergersi a paladino di una città e di una tifoseria e l’ha difesa, portata in spalla e fatta gioire insieme a tutti i suoi compagni di squadra. Nella mente dei tifosi scorrono anche le immagini delle sue battaglie nel fango e dei tackle vincenti, degli anticipi e dei disimpegni.

Nel giorno più importante della stagione regolare che il Parma ha disputato fino a qui, Lucarelli si è fatto trovare pronto, come sempre quando c’è da battagliare. E non era facile. Investito in settimana dalla polemica sulla maglia, additato come uno che se ne infischia di regole e fair play, eletto a capopopolo di una tifoseria che anche nelle difficili settimane precedenti aveva fatto affidamento all’uomo simbolo del Parma, Lucarelli si è caricato la squadra sulle spalle, ha infuso serenità nei compagni e li ha chiamati a raccolta per questo appuntamento importante, invitandoli a guardare anche più in là. lucarellimigliore-2Potrebbe essere però una delle ultime istantanee che ritraggono il capitano con la maglia numero sei sulle spalle, una delle ultime foto che lo vedono salutare festante il Tardini. Perché l’anno prossimo, a meno di ripensamenti dell’ultimo momento, Lucarelli appenderà le scarpe al chiodo. Soprattutto se il Parma, malauguratamente, dovesse rimanere in Lega Pro. Chiaramente la voglia di continuare a giocare c’è, lui fa credere che la mente sia proiettata solo all’obiettivo e ci sta, ma chissà quante volte ha immaginato il momento dell’addio e chissà quante volte con la mente lo ha rimandato.

E lo rimanderà, almeno con il pensiero, soprattutto in caso di promozione, perché da qui a un mese tutto può succedere. Almeno è questa l’impressione che dà Lucarelli quando scende in campo. Con la stessa voglia di sempre aggredisce chiunque, a volte gli va bene, altre no, ma la testa e la giusta determinazione potrebbero averla vinta ancora per un altro anno. In Serie B probabilmente la regola del giocatore bandiera sarà ancora valida e Alessandro Lucarelli potrebbe essere uno di questi. Rientrerebbe nei canoni e non toglierebbe il posto a nessun Over. In ogni caso sarebbe una decisione che spetterebbe solo a lui. Un ragionamento da considerare e da cominciare a organizzare perché, come è facile intuire, in caso di addio, il capitano crociato resterà in società. Non si sa ancora con quale ruolo, ma probabile che il suo addio dal Parma avverrà tardi. Anche se smetterà di giocare.

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