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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Parma, Lucarelli: "Per Parma e il Parma". Stoccata a Cassano?

Il capitano a Eurosport: "Da falliti tutti scappavano, ora è troppo semplice"

Per la decima stagione consecutiva Alessandro Lucarelli indosserà la maglia del Parma. Dieci anni, più di trecento gare con la stessa maglia, la fascia di capitano custodita gelosamente e stretta al braccio, simbolo di un grande coraggio, di orgoglio e carattere. Tanta vogila di giocare ancora a calcio, di sentirsi protagonista senza pretese e di portare a compimento una missione cominciata due anni fa, mentre quello che nel frattempo era diventato il suo Parma falliva e quella che era diventata la sua gente piangeva. Il Parma se lo sente dentro, Alessandro Lucarelli, che ha deciso dieci anni fa di sposare una causa, un progetto importante che forse neanche lui si aspettava fosse così duraturo.

"L’idea è maturata confrontandomi con le persone a me più vicine - spiega Lucarelli a Eurosport -. Iniziando da me stesso, poi passando alla mia famiglia e infine ad allenatore e direttore sportivo. L’idea mia era quella di continuare, di far passare il momento di emozione della finale, cercando di decidere in modo più freddo e logico possibile. Mettendo in conto tutte le possibilità, sia quelle positive che negative. Alla fine, ho deciso di continuare. Mia moglie mi ha detto che dovevo fare come mi sentivo, che le scelte che avevo fatto negli ultimi due anni le avevo fatte con il cuore e non con la logica. Visto come è andata, con la doppia promozione, posso dire che sia andata bene così. Per questo era giusto continuare. Mister D’Aversa e il ds Faggiano invece non mi hanno influenzato. Hanno semplicemente detto che per loro ero importante qualsiasi fosse il mio ruolo, da giocatore o in un’altra veste. Mi hanno concesso la massima libertà possibile".

LUCARELLI X: GLI SCATTI DEL CAPITANO - Foto D. Fornari e Infophoto

MERCATO -  Non potevano mancare domande sul mercato: "Sono convinto che alla fine faremo una squadra competitiva. Poi starà al campo dare le risposte. La Serie B è un campionato strano, difficile e lungo. Fare pronostici adesso è prematuro. Ma so di certo che all’inizio dovremo compensare con l’entusiasmo, scoprirci partita dopo partita e poi arrivare a capire qual è il nostro livello (...). Dico solo una cosa: quando siamo falliti, tutti hanno fatto le corse per scappare. Tornare adesso che siamo nuovamente appetibili sarebbe troppo facile". Riferimento a Cassano?

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