Parma-Napoli 1-0 | Parolo gol, è magia Europa al Tardini
Al 55' il centrocampista regala tre punti d'oro a Donadoni che, al 94', striglia Molinaro per incitarlo. Troppo poco Napoli, Benitez dice addio al secondo posto, ma il Parma sogna
Dopo tre sconfitte consecutive è arrivata la vittoria nella gara più difficile. Segna Parolo, su cross di Cassani, ma è stato un Parma bello, convincente che ora crede nel sogno. Il Napoli perde e sbuffa, ma il secondo tempo del Parma è stato super. Donadoni ci ha provato fino alla fine, ma si è arreso, Cassano non ce l’ha fa e in campo ci va Palladino. FantAntonio non è nemmeno in panchina, c’è solo Cerri a fare da garante, qualora il tecnico decidesse di cambiare le carte. Il tridente resta in piedi, non c’è la qualità di FantAntonio, ma la mobilità di Palladino e la freschezza di Biabiany e Schelotto che hanno la mansione di rinculare quando si è in fase di non possesso e di non sporgersi troppo davanti perché Callejon e Insigne sono due clienti difficili. C’è Hamsik a sostegno del Pipita Higuain, in un duello tutto argentino con Paletta che recupera bene e si piazza al centro del pacchetto arretrato.
IL MATCH – La fase di studio dura parecchio, il Parma per forza di cose resta attento e non si sbilancia troppo, gli esterni devono tenere d’occhio i dirimpettai, e la tattica subentra allo spettacolo almeno nel primo quarto, dove i palloni giocabili sono pochini, sia da una parte che dall’altra. A dire la verità il Napoli lo segna pure un gol, ma Bergonzi lo annulla per posizione di fuori gioco di Fernandez che va a saltare. E’ lo stesso difensore al 24’ a salvere nella sua area di rigore, con Biabiany che scappa via e serve al centro un pallone debole e facile da intercettare. La partita è bloccata, Paletta si francobolla su Higuain, con il Napoli che fa fatica a raggiungerlo e ci prova per le vie laterali, dove la manovra azzurra trova sbocco il più delle volte. Palladino non è né Cassano, nè Amauri, ma lotta e apre spazi invitanti per i compagni che provano ad appoggiarsi su di lui. E dato che di spazi ce ne sono pochissimi, Inler prova a ritagliarseli da 30 metri, con un tiro che non disturba Mirante. Biabiany è un po’ fuori dalla manovra, si deve preoccupare di Callejon che lo tiene basso.
Ma nel secondo tempo, il francese si libera di Callejon e va da Reina che, al 6’ deve volare per deviare un cross di esterno. Il Parma sembra essere diverso, non è più tanto impensierito dal Napoli che fa entrare Mertens per Callejon e Zapata per Higuain, ma quando è già sotto di un gol. AL 10’ Parolo, con una sberla di prima, trafigge Reina su assist di Cassani. E Schelotto subito dopo, avrebbe pure l’opportunità di segnare, ma mastica il pallone e poi lo serve debole al centro, invece di calciare. Ma il Napoli non ci sta e si butta in avanti con Zapata che prova a far valere il fisico. Prima chiede un rigore, per uscita di Mirante, bassa e regolare, poi di testa sfiora due volte il gol. Ma l’occasione migliore per il pari ce l’ha Insigne che, all’82’ da posizione defilata non chiudeil cross di Mertens.