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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Il Parma reparto per reparto: in difesa la delusione è Canini, sorpresa Saporetti

Analizziamo il pacchetto difensivo: Zommers, Benassi, Lucarelli... . I promossi e i bocciati del girone di andata

Si dice che la difesa sia il migliore attacco. Nel calcio spesso questo aforisma funziona. Lo aveva sposato il Parma di Gigi Apolloni, che andava avanti con la speranza di non prendere gol, certi che qualcosa là davanti succedesse, prima o poi. Lo ha fatto suo, per forza di cose, anche quello di Roberto D'Aversa, uno che ha fatto quadrato nell'ambiente, solidificato la squadra adattandosi ai giocatori che ha trovato. In Italia spesso funziona così: vuoi per cultura (se ci chiamano i catenacciari e i maestri del contropiede, un motivo ci sarà), vuoi per colpa di troppa tattica che si insegna ai ragazzi già a partire dalle scuole calcio, la partita non è mai uno spettacolo vero. E diventa sempre più una sfida a scacchi tra mosse e contromosse, movimenti che poi si basano sui movimenti degli avversari. E la fase difensiva diventa fondamentale. Il Parma ha incassato ventuno gol in venti partite, 1,05 gol ogni gara. Troppi per voler puntare alla vittoria di un campionato che resta in equilibrio anche in questi freddi numeri. Il Venezia ne ha subiti 16, cinque in meno rispetto al Parma. La capolista non ha la miglior difesa: quella spetta al Lumezzane, prossimo avversario dei crociati. La Reggiana ne ha subiti 18, il Padova 19 e il Pordenone 22. Rispettivamente terza, quarta e seconda in un girone in cui le prime cinque sono raggruppate in tre punti. 

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