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Il Parma respira aria di playoff: Benek e Coulibaly affondano il Palermo

Finisce 2-1 al Tardini. Con un gol per tempo, gli uomini di Pecchia domano i rosanero: Inutile il gol di Soleri al tramonto del primo tempo

Cinquantacinque giorni dopo il Parma torna a gioire in casa. La squadra di Pecchia, che nelle ultime tre partite al Tardini aveva raccolto due sconfitte e un pareggio, ritrova anche il gol: 2 per la verità che bastano a battere il Palermo e a superarlo in classifica. I crociati tornano a respirare aria di playoff grazie ai gol di Benedyczak e Coulibaly, al primo centro in maglia Parma. Per il Palermo inutile il gol di Soleri al tramonto del primo tempo. La squadra di Pecchia ha fatto quel tanto di più che è bastato a vincere la partita e a lanciarsi in modo deciso verso l’obiettivo stagionale che resta quello di migliorare la sua classifica per arrivare ai playoff in posizione di comodo. 

Pecchia si affida al mancino di Cobbaut in difesa e ai muscoli di Juric in mezzo al campo che, con Estevez, forma la cerniera a protezione della difesa lasciando a Bernabé più libertà sulla trequarti. Lo spagnolo agisce dietro a Vazquez e quando il pallone ce l’ha il Palermo è chiamato a portare la prima pressione stretto tra Zanimacchia e Benediczak. Corini, decimato dalle assenze, consegna all’ex Tutino le chiavi dell’attacco con Soleri che gli fa compagnia. Brunori non al meglio parte dalla panchina. Per il Parma conta di più, lo sanno tutti. Una vittoria riporta in orbita i crociati e li rilancia con forza nella zona nobile della classifica. Pecchia lo sa e i suoi pure, a quanto pare: pronti via prima Benek (4’) di testa poi Vazquez (16’) di sinistro, sparano verso la porta di Pigliacelli ma senza centrare il bersaglio grosso. La manovra è dei crociati che rischiano pochissimo nella prima mezzora: l’ex Tutino ha voglia di aumentare i rimpianti del Parma e prova a impensierire i suoi ex compagni. Da una sua fuga solitaria nasce l’azione più nitida del Palermo: verticale profonda per Segre che da buona posizione sbaglia mira. Il Parma capisce che non c’è da stare tranquilli. Va bene il palleggio ma bisogna concretizzare: e passa grazie a un’azione che si sviluppa sulla destra. Zanimacchia mette dentro un pallone invitante per Benek che di prima intenzione gira alle spalle di Pigliacelli. 1-0 meritato, per quanto fatto vedere fino a qui. Il Palermo accetta la ‘superiorità’ tecnica del Parma e lascia l’iniziativa ai crociati che giostrano in tranquillità fino alla trequarti anche perché la pressione dei rosanero è blanda. E serve un erroraccio di Valenti per rianimare il Palermo: errore in disimpegno che apre le porte della ripartenza a Soleri. L’attaccante si invola nello spazio e punta l’argentino che, nel tentativo di frenarlo, si fa male e rimane a terra. Sulla respinta Soleri segna a porta vuota. Danno e beffa per il Parma che perde un uomo e pure il vantaggio. E all’intervallo si va dentro con il risultato di parità. 

C’è bisogno di più peso davanti, Pecchia sa che il palleggio deve trovare sfogo nella presenza in area di rigore. Esce Benek, esce Inglese con Bernabé e Zanimacchia che agiscono sugli esterni e Vazquez più vicino all’attaccante. Corini si affida a Brunori, ma la partita rimane bloccata. Fino a che Vazquez non si mette in proprio e calcia di sinistro verso Pigliacelli. La respinta è così così, sulla stessa si avventa Coulibaly che insacca a colpo sicuro e si regala il primo gol in Italia e tre punti d'oro per il Parma che passa sul Palermo e si assicura il settimo in classifica. 

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