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Vigilia contro il Palermo, Pecchia: "Giocare per vincere"

L'allenatore del Parma in conferenza stampa: "La squadra sta bene, non dobbiamo pensare ai playoff. La partita è domani"

Fabio Pecchia avrebbe preferito scendere in campo subito dopo la partita contro il Como: "Dopo una sconfitta è sempre meglio giocare subito. Quando si ha tempo per pensare fa male di più - ha detto nella conferenza stampa di vigilia della sfida con il Palermo -. La squadra sta bene, non ci sono problematiche. Qualche cosa da considerare per i ragazzi che sono tornati dalla nazionale: vedere come stanno dal punto di vista fisico e mentale. Loro sono una bella squadra, il Palermo ha uno stato di forma buono. Gioca a calcio, con qualità e ha un'identità. La nostra identità è abbastanza chiara, quello che è successo a Como non deve macchiare le cose buone fatte fino a qui. È stata una partita, è finita. Il discorso è chiuso. Noi dobbiamo pensare a domani, quella è la nostra partita. Quando abbiamo giocato per vincere noi siamo stati in grado di portare a casa il risultato. Il Palermo è una bella squadra, carica e in forma, che gioca a calcio con qualità. Rispetto all'andata c'è stato qualche cambio, la loro identità mi sembra ben definita. Sarà una partita aperta e dovremo fare bene le due fasi con grande attenzione. Adesso il margine di errore si assottiglia. Quando si è nel finale c'è meno possibilità di recuperare. La partita è quella di domani, viva e vibrante, il Palermo verrà per vincere contro una squadra blasonata come il Parma, tutti insieme dobbiamo affrontarli. Contro di noi non mancano mai le motivazioni per gli avversari. Le prestazioni positive da parte nostra non sempre hanno portato il risultato e questa ha inciso sull'entusiasmo attorno alla squadra e anche per i ragazzi stessi. Però guardiamo a domani, dobbiamo concentrarci senza pensare troppo a quello che è stato. In questo momento non porterebbe a nulla guardarsi indietro. 

Sul discorso della formazione, quando i ragazzi lavorano insieme cambiare qualcosa non influenza l'identità e la forza del gruppo, va oltre al singolo. Non aver avuto alcuni giocatori sicuramente è stato un problema, ma da Salerno a inizio anno in Coppa Italia a Reggio Calabria qualche settimana fa le formazioni sono cambiate molto, eppure sono arrivate due belle vittorie. Questo anzi deve essere una forza, tutti devono sentirsi parte integrante. Il Palermo è una bella squadra, carica e in forma, che gioca a calcio con qualità. Rispetto all'andata c'è stato qualche cambio, la loro identità mi sembra ben definita. Sarà una partita aperta e dovremo fare bene le due fasi con grande attenzione. Se può essere un antipasto per i playoff? La partita è domani, non dobbiamo pensare ai playoff, non dobbiamo far calcoli ma concentrarci per vincere domani. Ho sempre detto che l'allenatore deve trasmettere qualcosa ai ragazzi, quando la squadra scende in campo così spenta dobbiamo assumerci le responsabilità noi dello staff. Abbiamo sbagliato la partita non nel singolo dettaglio, ma quello è un discorso chiuso, dobbiamo proiettarci a domani. Affrontarla con vigore e veemenza per portarla a casa. Tutino? Cosa devo rispondere? I suoi primi tre mesi lui sa come li ha passati, sa come è arrivato. Quando è entrato ed è stato in condizione per me ha giocato. L'ho visto a Napoli fare le due fasi e pensavo potesse farlo pure qua. Ha giocato fino alla fine, pur sapendo che avrebbe dovuto trovare una soluzione"

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