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Parma, con Paletta non si perde (quasi) mai. E se sarà Europa, via ai premi

Con il difensore in campo, Donadoni si è arreso solo una volta, allo Juventus Stadium nella partita più contestata della stagione. Poi solo punti, decisivo come un attaccante, da sicurezza al reparto e vede vicino il Brasile

E pensare che non ha giocato nemmeno tutte le partite, se no il Parma dove sarebbe? Impossibile saperlo, ma i tifosi spesso se la fanno la domanda. Ha saltato le prime 12 partite per un problema muscolare al tendine, roba non da poco. Poi si è ripreso la scena con l'irruenza tipica del marcatore che lotta su tutti i palloni, come quelli che ha strappato a Higuain nell'ultima uscita del Parma, in cui ha dimostrato che non si può fare a meno di lui. Scene già viste, anche in Nazionale: presa di posizione, anticipo e corpo a corpo, poi resa dell'attaccante e uscita palla al piede e testa alta. Nella sfida contro il Napoli, si è dovuto prendere cura, si fa per dire, di Gonzalo El Pipita Higuain, dopo che gli azzurri avevano sonoramente menato la Juventus. Lui non si è scomposto neppure per un attimo, non ha lasciato nemmeno lo spazio per un tiro al suo connazionale e nemmeno il tempo di provarci, tanto che Higuain è uscito a testa bassa, come tutti quelli che ultimamente marca Paletta. Un cane bastonato, con la coda tra le gambe. Poi quel "vaffa" e lo sfogo su Benitez, che diciamoci la verità, era anche dettato dalla frustrazione per non aver toccato nemmeno un pallone.

DECISIVO - Contro il Napoli cominciava, un girone fa, la stagione di Gabriel Paletta. Cinque minuti, sei, per assaporare il campo e proteggere un risultato prezioso, un 1-0 siglato da Cassano. Prima il Parma aveva collezionato solo 13 punti in 12 partite, senza di lui. Da quando è rientrato, Donadoni ne è uscito rinforzato e Prandelli pure. Ha stregato il Ct tanto da strappargli una chiamata per la gara con la Spagna, la rivale degli ultimi tempi. Come se giocasse da un sacco di tempo, sembrava uno dei veterani, ha marcato Diego Costa dando alla cerniera difensiva una forza maggiore, con Barzagli è stata subito intesa, personalità e tempestività a servizio del Ct. E la palma di migliore in campo è sua, malgrado la sconfitta. Smaltito il problema muscolare, Paletta si è ripreso il posto e con lui il Parma ha collezionato, 29 punti in 14 partite. Il fortino di Super Paletta, decisivo, superlativo, puntuale, uno che si sente quando non c'è, è stato preso d'assalto solo una volta, una sola sconfitta da quando è rientrato, quella dello Juventus Stadium. Contro Lazio e Roma non c'era, la sua assenza è stata pesante, al pari di quella di FantAntonio, e il pacchetto arretrato ne ha risentito eccome. Troppe sbandate, poco equilibrio, tutte cose che contro il Napoli si sono riviste. Higuain e compagni si sono mantenuti lontano dal pericolo, qualche apprensione alla fine, ma il muro non ha mostrato segni di cedimento. Non è un caso, quando c'è Paletta il Parma non crolla, mai.

E ora che la volata verso l'Europa si fa avvincente, Donadoni recupera anche altre pedine importanti, Cassano su tutti. Il fantasista di Bari vecchia dovrebbe essere a disposizione del mister contro il Bologna, nel derby di mezzogiorno, da valutare Gargano. Rientrano dalle squalifiche Lucarelli e Amauri. Il Parma prepara lo sprint, in caso di EL ci sarà un premio per i calciatori.

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