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Vigilia contro il Perugia, D'Aversa: "Il sistema di gioco? Numeri, serve grinta"

"Siligardi non sarà della partita: ha fatto una scelta di vita e andrà a giocare in Giappone. Ceravolo? E' uscito prima dall'allenamento, le valutazioni su di lui sono diverse"

Dal nostro inviato

COLLECCHIO - L'appello di Roberto D'Aversa precede le domande dei giornalisti in sala stampa. Il tecnico sente che il momento è delicato e chiede all'ambiente un po' di compattezza, soprattutto dopo la settimana difficile seguita alla sconfitta di Brescia. "Prima di inizare con le domande, vorrei esprimere un paio di concetti, partendo dal coro che i tifosi ci hanno dedicato dopo la sconfitta di sabato. 'Noi vogliamo gente che lotta', ci hanno detto. Analizzando le partite e le due sconfitte in trasferta ho notato che la squadra ha perso il 70% dei duelli, in gioco aereo e sulle seconde palle. Guardandoci negli occhi ci siamo detti che non deve più succedere perché non c'è nessuna proposta tecnico-tattica che sia valida se non c'è furore agonistico. Altra cosa è il modulo: si sente parlare troppo di numeri, questa squadra può giocare e vincere con qualsiasi modulo e contro qualsiasi modulo. Se non c'è il furore agonistico poi possiamo parlare di tutto. Siamo partiti come neopromossa, abbiamo cambiato molti giocatori, abbiamo avuto qualche problema come era logico. Mi viene in mente ad esempio la partita con il Pescara: dopo quella sconfitta abbiamo fatto sei vittorie e si è arrivati in testa alla classifica. Stiamo vivendo, tra infortuni e mercato che ci ha portato a cambiare molto in attacco, lo stesso periodo che abbiamo vissuto a inizio stagione. Stiamo lavorando molto per concludere di più e più velocemente. In questo percorso ci sono stati degli errori, io ho sbagliato per primo, ma si esce da questa situazione con l'aiuto di tutto. Perché capisco che in questa realtà ci sono state grandi annate, si è vinto in Europa e in giro per l'Italia, ma adesso dobbiamo combattere tutti insieme". Il tecnico chiede supporto, vuole una mano da tutto l'ambiente e cerca di stimolarlo in ogni modo.

"La determinazione? Anche l'allenatore deve riuscire a trasmetterla - dice poi nel corso della conferenza -. Nell'ultma partita siamo stati anche 'bellini' almeno per un tratto di essa. Dobbiamo cercare sempre di poter lavorare per tutta la gara alla stessa intensità. Ad esempio Fabio Ceravolo non lo abbiamo mai avuto a disposizione. Non avendo mai avuto a disposizione tutti i giocatori, dobbiamo valutare tutte le cose che abbiamo fatto. Siligardi? Andrà in Giappone, farà una scelta di vita, Scozzarella non è convocato perché nelle ultime due settimane ha fatto due o tre allenamenti, anche Vacca che è squalificato ha avuto problemi. Il mio errore? Si commettono degli errori di valutazione, sulla preparazione della partita, io sono il primo ad ammettere che abbiamo commesso degli sbagli. Naturale farne in un percorso. Nell'affrontare la partita di domani ci si ricordi che il Parma è stato anche preso in giro per come il Perugia ha giocato all'andata e ci ha messo in difficoltà. Ceravolo sta migliorando sempre di più, per lui si devono fare valutazioni diverse, anche venerdì si è fermato in allenamento. E' convocato però. Il Perugia verrà a giocare forse con un 3-5-2, non dobbiamo farci condizionare dalle loro assenze.  Le critiche? Ci devono essere sempre dopo una sconfitta, l'allenatore poi deve fare sempre autocritica a prescindere dal risultato. Dobbiamo giocare con il cuore e fare in modo che i ragazzi sudino la maglia. Il pubblico di Parma è esigente, dobbiamo dimostrargli lo stesso senso di appartenenza che hanno loro. La squadra è consapevole di vivere un momento di difficoltà, loro vogliono uscire da questa situazione. Ciò che manca è quella cosa in più per portare a casa il risultato". 

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