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Sabato, 20 Aprile 2024
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Parma | Manenti al capolinea, Pizzarotti: "Non è affidabile, sto pensando di chiudere il Tardini"

Il sindaco: "Provate voi a parlare con un uomo del genere, mezz'ora e capirete che non è affidabile per nulla. Dice una cosa e poi si contraddice nello stesso momento". Il presidente, duramente contestato dai tifosi, fugge a bordo di una Volante della Polizia

PIZZAROTTI: 'MANENTI NON E' AFFIDABILE'- "Il nostro stato d'animo e dei peggiori, chiamerò la Lega e Tavecchio, chiamerò l'Aic. A me non interessa che questo porti 50 milioni. Dove li prende? Non ha credibilità, non ci ha dato garanzie, niente, non ha un progetto. Non è serio. Vogliamo un interlocutore serio, stiamo pensando di chiudere il Tardini. Non abbiamo nessuna garanzia e la città si merita una nuova figura, siamo disponibili ad accettare chiunque basta sia serio. Ho sentito il suo legale e il suo commercialista. Non ci ha portato nessuna garanzia. Non è finita, io voglio incontrare i vertici, i calciatori, tutte le istituzioni che hanno una grave responsabilità. Dobbiamo trovare una soluzione che renda possibile giocare, arrivare al 19 marzo con un programma serio. Vogliamo garanzie perché si possa finire il campionato. Potevamo muoverci prima? Lo abbiamo fatto attraverso i decreti ingiuntivi. Lui dice che vuole pagare prima i dipendenti, ma che lo facesse. La cifra che ci deve il Parna calcio? 700-800 mila euro. A tutte le infrastrutture del comune, autotrasporti eccetera. Provate voi a parlare con un uomo del genere mezz'ora e capirete che non è affidabile per nulla.  Dice una cosa e poi si contraddice nello stesso momento". 

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MANENTI, USCITA E FUGA SULLA VOLANTE DELLA POLIZIA - Un pomeriggio di follia in centro storico dopo l'uscita di Giampietro Manenti, il presidente del Parma, dall'incontro con il sindaco Pizzarotti presso il Comune di Parma in piazza Garibaldi. Ad attenderlo un gruppo di tifosi che lo ha duramente contestato, chiedendogli conto dei soldi e dei bonifici che non sono ancora arrivati. Lungo la centrale via Repubblica Manenti si è mosso a piedi ed è stato seguito dal gruppo, dai poliziotti e da giornalisti e fotografi, fino alla rotonda di via Repubblica. Ci sono stati momenti di tensione per la contestazione dei tifosi, stanchi della situazione in cui è piombato il Parma. Cori e slogan contro Manenti che in viale Tanara è fuggito, dopo una lunga 'processione' a bordo di una Volante della Polizia di Stato, scortato dalle forze dell'ordine e ormai indesiderato dalla città e dai tifosi. 

La processione di Manenti, foto: Christian Donelli/ParmaToday 

Manenti contestato dai tifosi

VIDEO: MANENTI FUGGE SULL'AUTO DELLA POLIZIA 

BERETTA: C'E LA SPERANZA CHE SI ARRIVI A FINE CAMPIONATO' - E' evidente che ci sia la speranza che il Parma possa arrivare a fine campionato. Per quanto ci riguarda fa fede in maniera piena il comunicato che abbiamo fatto ieri, in cui si dice che c'è un'assemblea che valuterà le ipotesi possibili. E comunque qualsiasi ipotesi deve essere collegata alle determinazioni del tribunale". Lo dice il presidente della Lega Serie A, Maurizio Beretta, parlando della situazione del club ducale al termine del consiglio federale andato in scena oggi a Roma. "Che possibilità ci sono che il Parma finisca il campionato? Se avessi la palla di vetro farei un altro mestiere", aggiunge il numero uno di Via Rosellini. Beretta, comunque, non vuole sentir parlare di risultato falsato. "E' una definizione impropria - argomenta - Il campionato è fatto secondo regole scritte da tempo e chi si iscrive le conosce. Un campionato verrebbe falsato se si cambiassero le cose in corsa, ma in questo caso le norme sono note a tutti". Infina Beretta glissa sulla figura di Manenti, attuale proprietario degli emiliani: "Se ci siamo parlati? Non negli ultimi giorni. Se ho fiducia in lui? Arrivederci...", conclude Beretta.

VIDEO: MANENTI DURAMENTE CONTESTATO 

VIDEO: TENSIONI IN VIA REPUBBLICA 

MANENTI CONTESTATO DAI TIFOSI. 'I SOLDI? NEI PROSSIMI GIORNI' - Il presidente Manenti si è presentato in municipio mantenendo almeno la parola data al sindaco. "I soldi? Nei prossimi giorni, stiamo lavorando". E via fischi e insulti da parte dei tifosi, stanchi di dover far fronte a bugie. "Vattene, basta", "Bidone". "non è vero che ho comprato il Parma a un euro, non sono io il problema. I soldi ci sono, vorrei capire perché non si gioca". I pochi tifosi presenti lo hanno accompagnato al municipio con tanta sfiducia e l'invito a lasciare la piazza, in fretta. Abbiamo il piano finanziario, i soldi arriveranno nei prossimi giorni e sono degli sponsor. Oggi ho parlato con la squadra e so che si gioca. Poi se loro hanno detto no avranno le ragioni loro". .

TAVECCHIO: VIA LIBERA AL RINVIO DI GENOA-PARMA- Il presidente della Federcalcio ha dato il via libera al rinvio della gara fra Genoa e Parma. L'annuncio è stato dato nella conferenza stampa successiva al Consiglio Federale andato in scena oggi in Via Allegri a Roma. "E' un fatto estremamente grave dal punto di vista amministrativo e non credo sia ripetibile. Mi prendo la responsabilità personale di questa decisione", ha spiegato Tavecchio aggiungendo che la decisione è stata presa: "alla luce dello stato morale, etico e sportivo dei calciatori". Il numero uno della Figc ha precisato che la scelta è stata presa sentendo il presidente del Genoa, Enrico Preziosi. Riferendosi ai calciatori del Parma il presidente federale ha parlato di "soggetti che sono martoriati e non in grado in un eventuale incontro di esprimersi con la massima potenzialità".

"Oggi abbiamo dettato le linee guida che prevedono grosse restrizioni e responsabilità in capo a chi decide di acquisire una società di Serie A. Nessuno potrà più comprare una società (il Parma, ndr) con un euro come successo recentemente". Lo spiega il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, al termine del Consiglio Federale odierno che ha approvato all'unanimità le linee guida per le acquisizioni societarie in ambito professionistico in base alle quali chiunque intenda acquisire una significativa partecipazione al capitale sociale di una società sportiva professionistica dovrà soddisfare requisiti di onorabilità e solidità finanziaria che saranno previsti dai regolamenti di Lega.

LUCARELLI: 'A GENOVA NON CI ANDIAMO' - "Non giochiamo a Genova, abbiamo chiesto il rinvio della partita, non ci sono le condizioni. Abbiamo l'assemblea fissata al 6 marzo e vediamo cosa decideremo. C'è un incontro con il sindaco e indipendentemente da Manenti noi andiamo avanti per la nostra strada. Il presidente? Non vediamo nessuno, non ci sentiamo tutelati da nessuno e sino al 6 marzo noi rimandiamo fermi. In Procura siamo stati convocati e il pignoramento dello spogliatoio ci fa capire che non possiamo giocare. Ringraziamo le altre squadre: abbiamo avuto l'appoggio da tutti. La Federcalcio deve ufficializzare il rinvio e se non rinvia facciamo sciopero. Noi vogliamo solo rinviare la partita, se non ci sarà data la possibilità ci muoveremo in altro modo, ringraziamo la serie A perché hanno capito tutti. Manenti non è colpevole, andate a chiedere a Ghirardi, di certo non ho fatto io i debiti. Lo invito a tornare e a fare come dice. Tra i responsabili c'e anche Leonardi perchè è lui che gestiva la società. Manenti non ci dà fatti concreti e vediamo se riesce a fornire le garanzie. Se facciamo sciopero perdiamo 3 a 0 a tavolino ma non ci sono sanzioni.

TOMMASI:  'MANENTI? VEDIAMO CHE CI DICE' - "Non ci sono le condizioni per giocare, dobbiamo essere seri, speriamo che la nostra richiesta venga accolta. Ci teniamo e ci tengono i calciatori, la settimana è decisiva e speriamo ci siano sviluppi sul Parma. Ci sono in ballo i tre punti e manca tutto perché si possa parlare di calcio. Manenti? Vediamo che ci dice, i tempi sono stretti. In passato ci sono stati altri casi è questo il momento di cambiare le regole. Troppo spesso si è in balìa di singoli individui che mettono a rischio il sistema". 

PIZZAROTTI, ALLE 16.30 INCONTRO CON MANENTI- "L'incontro con Manenti -scrive Pizzarotti su Twitter- avverrà in Municipio alle ore 16:30. Se dovesse saltare oggi, non lo riterrei più un interlocutore. #SaveParma" 

LUCARELLI E DONADONI IN PROCURA- Prima della sessione di allenamento mattutino, Lucarelli in rappresentanza dei calciatori, assieme al tecnico Donadoni, si sarebbe recato in Procura per tentare di smuovere qualcosa a livello istituzionale, perché c'è la seria possibilità che anche la gara di domenica contro il Genoa rischi di saltare. Al momento non c'è l'ufficialità, ma il rischio serio che la gara con il grifone possa saltare è elevato. I giocatori vogliono garanzie da parte della Lega e delle altre istituzioni, ma al momento non arrivano da nessuna parte. Preoccupati anche dal fascicolo aperto per bancarotta fraudolenta, la squadra ha chiesto lumi. Nel frattempo sono stati pignorati altri materiali allo stadio Tardini, alcuni vestiti ed oggetti di arredamento. 

'Tutti a Genova' recita lo striscione esposto dai Boys all'entrata di un centro sportivo sempre più vuoto. Tutti a Genova, è stato anche il tema di dibattito della riunione convocata in extremis dai sostenitori sempre più esausti e pronti ad appoggiare anche una estrema decisione come quella di non giocare, di scioperare, di scendere in campo per 10' o poco più e di rientrare negli spogliatoi.  Uno strattone alle istituzioni, Lucarelli e compagni lo vogliono dare in questo senso. Non si sentono tutelati da nessuno, e, nella giornata di giovedì, si è manifestata questa opzione. Opzione rischiosa, con il rischio di essere estromessi dal torneo. Ma che vale la pena percorrere perché nè Lega, nè Figc si sentono di poter garantire il Parma come chiesto dai calciatori. E, per discutere di questo punto è arrivato anche il presidente dell'Aic Damiano Tommasi. Vedremo cosa succede, in attesa di Manenti che, alle 15 di venerdì, dovrebbe incontrare il sindaco. 

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BIABIANY TWITTA - "Assurdo sentire certi interviste mentre il Parma affonda ci vuole coraggio, anzi no chi ha coraggio sistema sempre quello che combina" 

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