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Parma, ecco quello che ti aspetta se...

Il percorso dei crociati verso i play off, a meno che...

La sconfitta contro il Fano ha fatto scattare il Piano B in maniera ufficiale. Perché probabilmente prima di domenica nessuno si era posto il problema di dover rimandare le vacanze e di andarci, si spera, il 18 giugno, giorno dopo la finale di Firenze. La finale dei play off, si intende. Nessuno nessuno forse no, ma in cuor loro tutti quelli del Parma, dal più alto dei dirigenti fino al custode del centro sportivo, speravano di evitare di avvicinarsi all’estate con un altro campionato in pratica da fare. Perché l’estenuante corsa alla Serie B ti logora durante e dopo (se non arrivi primo nel girone). Il cervellotico gioco degli accoppiamenti creato ad arte per smontare l’amore per il calcio e l’ammirazione verso le istituzioni che lo governano pare incomprensibile ma non lo è. Va studiato e c’è da farsi i calcoli perché fino a che non ci sei dentro rischi di non comprendere certe logiche. Di non apprezzare. Questo è un ragionamento che si estende e va oltre il Parma che, va detto, ancora non ha la certezza di giocarseli questi benedetti play off. Affinché si verificasse questa opportunità ci sarebbe bisogno disperato di un miracolo ma, fino a che la matematica non condanna la squadra di D’Aversa, allenatore e dirigenza, squadra e tifosi (non tutti) sembrano camminare verso la direzione speranzosa di ricevere una sorpresa da qui al 7 maggio, data del derby e della fine della stagione. Quelli più realisti (come dargli torto) si guardano bene le spalle e non vedono oltre al Padova che in questo momento è secondo e che domenica ha scavalcato proprio il Parma che ha perso la posizione di privilegio oltre che le ambizioni di concorrere con il Venezia fino all’ultimo.

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