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Parma | Saporetti: 'Servono cattiveria e personalità' - Ricci: 'Grazie all'entusiasmo dei tifosi'

Prima dell'allenamento del 12 agosto abbiamo incontrato Giacomo Ricci e Lorenzo Saporetti

Prima dell'allenamento del 12 agosto abbiamo incontrato Giacomo Ricci e Lorenzo Saporetti

GIACOMO RICCI
Giusto per rompere il ghiaccio e per non metterti troppa pressione, sei il giovane che finora più ci ha impressionato. Come ti stai trovando qui a Parma? Quali sono le tue sensazioni?

“Sicuramente mi sono trovato subito bene, anche perchè con i giovani posso subito affiatarmi molto bene. Mi sto trovando a mio agio, del resto in un centro così ti puoi trovare solo che bene”.

Sembra che tutti i giovani stiano dimostrando un’ottima personalità. Nel tuo caso l’esperienza all’Altovicentino in Serie D ti ha aiutato…

“Dopo i sei mesi che ho fatto l’anno scorso, anche se sono stati pochi, ho capito subito come funziona la Serie D, è un campionato molto “sportellate e palla lunga”, però come ho dimostrato anche lunedì posso fare bene, e cercherò di fare così durante tutto il campionato”.

Parti da terzino, nell’idea di Apolloni, ma nella primavera del Livorno sei partito anche più avanti e addirittura per un periodo sei stato capocannoniere… Diciamo che il gol sai bene cos’è, no?

“A Livorno ho trovato un mister che mi vedeva come attaccante esterno, a destra per rientrare sul sinistro, e mi sono ritrovato ad essere capocannoniere a dicembre della squadra. Ma ho imparato nuovi ruoli che mi permettono di essere più importante nell’economia della rosa”.

Lunedì abbiamo visto scendere in campo te a sinistra, Lucarelli e Cacioli in mezzo con Adorni unico parmigiano in mezzo a tre toscani. Che si fa, si cerca un altro toscano per la difesa o Lorenzo va già bene?

“No no, ci mancherebbe, Lorenzo va bene, ha dimostrato che lui anche se è giovane si sa adattare molto bene a giocare con i grandi”.

ricciNel primo allenamento vi abbiamo visto scendere in campo in mezzo a molte persone e decine di telecamere. Non volava una mosca, ed è stato il vostro primo impatto con questa realtà. Come l’hai vissuto?

“Sinceramente quando sono arrivato non c’era nessuno, quindi ero tranquillissimo. Poi il Mister ci ha detto di uscire per fare la nostra prima sgambata, e appena siamo usciti sono rimasto un po’ impietrito perchè non sono abituato a tutta questa gente, ma durante l’anno ci faremo l’abitudine visti anche i molti abbonamenti che ci sono stati”.

Questi 8mila abbonamenti come li vivete voi giovani? Quanta voglia c’è di scendere in campo al Tardini?

“Tantissima, da parte mia, e spero di poter fare bene, e comunque per me non è una pressione quella dei tifosi, ma spirito per crescere ogni giorno”.

Qual è il tuo obbiettivo quest’anno?

“Il mio obbiettivo sicuramente è quello di vincere subito, e poter rimanere qui anche altri anni e vincere altri campionati fino ad arrivare in Serie A, dov’è giusto che sia il Parma”.

Quando hai saputo dell’interesse del Parma avrai subito pensato al fatto che questa società ha obbiettivi ambiziosi…

“Quando mi ha chiamato il Parma non ci ho pensato due volte, perchè voglio mettermi in mostra e voglio vincere il campionato. Voglio essere un protagonista di questa squadra. Essere qui è anche un sogno che si avvera, spero di poter sfruttare al meglio quest’opportunità”.

Com’è lavorare con giocatori come Lucarelli?

“Da un difensore come Lucarelli c’è solo da imparare, è un giocatore che ha tanta esperienza e devo solo prendere spunto da lui”.

Tra l’altro avevi diverse richieste dalla Lega Pro, eri vicino al Pontedera che affronteremo il 22 agosto, ma poi ha chiamato il Parma…

“Io ho avuto diverse richieste, avevo iniziato a Pontedera, ho fatto una settimana di allenamento ma poi non ci ho pensato due volte e ho colto al volo quest’occasione”.

SAPONETTI

Lorenzo Saporetti, scuola Cesena, cosa ti aspetti da quest’avventura?

“Sicuramente venendo qui a Parma sono in una squadra che punta a vincere, quindi vogliamo ammazzare subito il campionato ed arrivare primi. Il mio obbiettivo come singolo è quella di migliorarmi ogni giorno, perchè quest’esperienza sarà formativa, importante, con giocatori di categoria che ti possono dare tanto”.

saporettuDavanti a te c’è un mostro sacro come Lucarelli, ed un altro mostro sacro in Serie D che è Luca Cacioli. Ti candidi come loro successore ma puoi adattarti anche come terzino, no?

“Sicuramente. Mi candido come loro vice, cercherò di ritagliarmi il mio spazio facendomi vedere in allenamento e se i due titolari non saranno al top io potrò dare una mano alla squadra”.

Tuo fratello ha due anni più di te e ha giocato in D lo scorso anno con il RomagnaCentro. Che consigli ti ha dato?

“Mi ha detto che la D è un campionato tosto, perchè incontreremo squadre di livello. È sicuramente un campionato molto fisico anche se noi abbiamo diversi giocatori di qualità in squadra, quindi cercheremo di imporre il nostro gioco”.

Siamo nel dilettantismo, ma qui di dilettantistico c’è davvero poco, a partire dal Centro Sportivo e dalle ambizioni della società…

“Quando sono arrivato a Collecchio sono rimasto spiazzato da questo centro che non ha nulla da invidiare ai centri dei top club italiani”.

Com’è l’impatto con persone d’esperienza come Minotti, Apolloni, Lucarelli?

“Loro in primis non ci hanno fatto sentire quest’impatto, ci hanno fatto sentire a nostro agio. Ci danno una mano e cercano di farci crescere giorno dopo giorno”.

Quale dev’essere in questa categoria la principale caratteristica di un difensore e di un ragazzo che vuole sfondare in questa categoria?

“Sicuramente la cattiveria e la personalità, perchè in questa serie sono fondamentali. Bisogna mettere tanta voglia e gambe per andare e raggiungere gli obbiettivi”.

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