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Vigilia contro il Torino, Donadoni: "Palladino sta crescendo"

Il tecnico crociato valuta la possibile candidatura dell'attaccante napoletano che in partitella ha fatto benissimo. "Non pensa più agli infortuni e lavora per il bene della squadra"

In casa Parma c'è voglia di cambiare rotta e riconquistare quella vittoria che manca da otto turni dove sono arrivati solo tre punti. Al Tardini arriva il Torino di Giampiero Ventura, una delle squadre più in forma in questo inizio di 2013 tanto da raggiungere i crociati a 32 punti in classifica. Donadoni, però, non sembra preoccupato ed è concentrato solo sulla propria squadra sapendo, però, che è una gara molto delicata.

"Non dobbiamo farci influenzare da quello che succede fuori, credo che la serenità venga dalla convinzione di quello che uno fa e soprattutto dal lavoro quotidiano che viene fatto. Il Torino ha un modo di giocare che mantiene molti giocatori in difesa, concede poco e che lotta dall'inizio alla fine, non non dovremo avere la frenesia di voler risolvere tutto e subito. Sarà una gara in cui bisognerà avere pazienza nello sbrogliare la matassa altrimenti si fa difficile. Dobbiamo pensare alla nostra gara, anche in funzione del nostro avversario ma fino ad un certo punto". Donadoni può tirare un sospiro di sollievo per il recupero di Paletta che tornerà ad occupare il suo posto al centro della difesa: "Ha risolto i suoi problemi e sarà della gara mentre Belfodil ha ancora dolore al di sopra della caviglia, si è allenato solo una volta. Sansone, invece, ha un leggero fastidio ma oggi lo riproverò e valuteremo ma sembra qualcosa da poco. Certa l'assenza di Coda"

IL GOL ARRIVERA' - Il tecnico crociato è stato chiaro con i suoi giocatori e non vuole che commettano gli errori delle ultime gare: "Bisogna farsi trovare pronti e leggere le situazioni, non bisogna concedere spazi anche perchè abbiamo lavorato proprio su questo durante la settimana. Dobbiamo ragionare sapendo che quando la palla è tra i nostri piedi possiamo fare male agli avversari.  Per quanto riguarda il problema del gol, questa squadra non ha attaccanti da grandi numeri ma sono sicuro che se creiamo molte azioni qualcuna verrà concretizzata con il gol. Dobbiamo avere la voglia di andare sotto porta e cocretizzare quello che si produce. Ovviamente quando si fa gol si risolvono molti problemi.Ho fiducia nella mia squadra e sono convinto che possiamo alzare il tiro. I ragazzi sono coscienti di quello che devono fare e le pressioni che hanno sono più dall'esterno che interne. La mia squadra, nonostante il periodo non facile, ha nel dna la voglia di proporre un buon calcio e questo vuol dire che i giocatori sono più propensi alla fase offensiva che a quella difensiva, basti vedere il centrocampo con Parolo, Valdes e Marchionni che cercano sempre di proporsi in avanti così come Biabiany, Rosi e Mesbah. Il centrocampo è spesso sotto accusa ma non bisogna pensare che uno o un altro giocatore sia stanco ma capire il perch a volte il centrocampo fatichi e questo succede quando non ha supporto o dal reparto arretrato o dall'attacco. Per questo voglio che si ragioni da squadra e che ci sia aiuto tra reparti"

PROBABILI FORMAZIONI

Donadoni potrebbe optare per il 4-3-3 con la novità Palladino nel trio d'attacco con Amauri e Biabiany. "Il ragazzo è decisamente in crescita, pensa meno all'eventualità di farsi male e questo è positivo. Viene da diversi infortuni non indifferenti e questo a volte lo condiziona", ha spiegato Donadoni. A centrocampo dovrebbero giocare Marchionni, Valdes e Parolo anche se Ninis nella partitella di giovedì ha fatto capire a Donadoni di essere in forma e volersi giocare una maglia da titolare. Sulle fasce agiranno Rosi e Mesbah, preferito a Gobbi, con la coppia centrale Paletta-Lucarelli in difesa. Un modulo che potrebbe adattarsi, però, al gioco del Torino: a Ventura piace sfruttare il gioco sulle fasce e Donadoni per fermare i granata potrebbe chiedere a Biabiany di arretrare a centrocampo, a destra, con Parolo largo sulla sinistra e la coppia Valdes-Marchionni centrale andando a formare, così, una sorta di 4-4-2. Se il tecnico crociato dovesse scegliere il 3-5-2, invece, nel centrocampo a cinque potrebbe trovar posto Ninis spalleggiando Marchionni mentre Biabiany partirebbe dalla panchina con il duo d'attacco Amauri-Palladino.



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