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Venerdì, 19 Aprile 2024
L'ANALISI

Parma, tre motivi per credere nella Serie A

Dai rientri a pieno regime di giocatori come Mihaila, fino alla forza mostrata contro le big, passando per la classe di Vazquez. Pecchia può sperare anche dopo 11 sconfitte

La missione sembra quasi impossibile. In effetti i diciannove punti dalla capolista Frosinone e i quindici che separano il Parma dal Genoa autorizzano a pensare questo. La parola 'Serie A' in casa Parma,  non la pronuncia più neanche il presidente Krause che, primo tra tutti, si era spinto in maniera entusiasta guardando al futuro con troppo ottimismo, visto l'andamento di stagione contraddistinto da alti e bassi. Però a Collecchio tutti sanno anche che da sabato è cominciata un'altra stagione. Tutti sentono che qualcosa può veramente cambiare nelle ultime giornate e dopo la vittoria contro il Palermo, una delle dirette concorrenti per il grande sogno, tutti sanno che l'obiettivo è ancora a portata di mano. Certo, è complicato trovare una squadra che alla 31esima giornata era settima in classifica in Serie B e che poi ha trionfato a fine anno attraverso i playoff. La Samp del 2011/12 è stata promossa dopo aver chiuso la regular season da sesta in classifica con alla guida l'ex tecnico del Parma, Beppe Iachini. L'Hellas Verona di Munari finì quinto in campionato e poi arrivò in Serie A tramite i playoff. I precedenti insegnano che, per scrivere la storia, non è mai troppo tardi. E il Parma ha tre buoni motivi per sperare. 

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