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Pescara-Parma 1-4 LE PAGELLE | Calaiò regista offensivo, Scavone indispensabile

Il poker è frutto di una prova entusiasmante complessiva

Dal nostro inviato

PESCARA - Ecco le pagelle di Pescara-Parma 1-4. 

Frattali 6 – Ha dovuto compiere qualche parata a metà del secondo tempo, quando il Pescara ha premuto sull’acceleratore nel tentativo di riprendere la partita. Però si è disimpegnato bene, senza sbavature. Ci aveva messo anche una pezza sul gol di Bunino, respingendo il primo tentativo in mischia, ma non ha potuto fare null’altro che raccogliere la palla in fondo al sacco sulla respinta.

Gazzola 6 – Fa il suo senza scomporsi anche perché il Parma attacca più sulla mancina che dalla sua parte. Si sgancia poco e cerca di contenere gli attacchi convinti di un Pescara che si arrende subito e combatte solo a metà del secondo tempo.

Iacoponi 7 – Granitico, puntuale, concentrato e affamato. Partita molto attenta da parte del centrale che con Lucarelli ha fatto coppia quasi perfetta pulendo l’aria di rigore e governando di fisico su Pettinari e compagni.

Lucarelli 6,5 – La traversa che gli nega il quinto gol stagionale grida vendetta. Gara accorta, gioca come sa con fisico e grinta, rischia anche poco per via della pigrizia del Pescara e soprattutto dell’atteggiamento positivo suo e dei compagni. Esce scalciando una bottiglietta e gettando a terra la giacca. Non un gesto da capitano.

75’ Di Cesare - ng

Gagliolo 7,5 – Granitico come ai vecchi tempi, ‘Ghiaccio bollente’ trova la sua dimensione soprattutto quando capisce che da quella parte ha gioco facile e spinge, sostenendo l’azione in maniera costante e andando al gol che sugella una prestazione – sua e dei compagni – molto positiva.

Dezi 6,5 – Sciupa diversi palloni che uno come lui non dovrebbe ma si mostra più presente in zona gol, come contro la Salernitana. I muscoli e il fosforo di Gianni e Scavone lo liberano e lui, che sente aria di casa, va con insistenza senza trovare il varco giusto. Segue Brugman, che all’andata aveva fatto male al Parma, ma quando è in possesso palla non lesina inserimenti. Chiude la partita con una palla morbida recapitata sulla testa di Scavone che ringrazia per il suo terzo gol stagionale.

Munari 7 – Gianni è prepotente in mezzo al campo, cuce e scuce che è una bellezza. Fa da diga, da regista basso, imposta e scompone quel poco che il Pescara ha cercato di costruire. Una partita da lottatore.

Scavone 7,5 – Terzo gol in stagione, se lo merita perché lo ha cercato a tutti i costi e perché è stato capace di entusiasmare i tifosi e i suoi compagni per grinta, sapienza e intelligenza tattica. Un colosso in mezzo, si inserisce e sporca le linee di passaggio dei compagni. Un giocatore imprescindibile.

Insigne 6,5 – Scarico, all’inizio parte con il freno a mano tirato, ma poi si riprende la sua porzione di campo. Sbaglia qualche palla, a volte anche facile ma gli si perdona l’errore perché ci mette sacrificio, cuore e forza di volontà. Non è preciso sottoporta, avrebbe anche il tentativo di chiudere in anticipo i giochi, ma non ci riesce.

85’ Frediani ng

Calaiò 7,5 – Esce tra i fischi del pubblico di casa che se lo è goduto in gioventù (27 gol con la maglia biancazzura) e che ha punito in maniera spietata alla prima palla disponibile. Un tocco gentilissimo, con cui ha depositato il pallone alle spalle di Fiorillo. E poi via con la celebrazione del 100esimo gol in B, della centesima freccia che stavolta, ha fatto centro. Giocatore fondamentale e imprescindibile per il gioco di D’Aversa, regala sponde e si sacrifica per i compagni.

67’ Ceravolo 6 – Pronti via, entra e segna: e scatena il putiferio. Parte in posizione dubbia ma il guardalinee non se ne ravvede e convalida. Il tocco di Ceravolo c’è pure nel terzo gol: tiro a giro respinto da Fiorillo e messo in rete da Gagliolo. Che bel problema per D’Aversa.

Baraye 7 – A sorpresa, viene schierato da D’Aversa che gli dà fiducia in una partita pesantissima. Perde qualche pallone di troppo all’inizio, ma ha il merito e la forza di non uscire mai dalla gara, a differenza di altre volte, e sicuramente ci mette lo zampino in almeno due gol: quello di Calaiò e quello di Ceravolo. Un giocatore ritrovato.

D’Aversa 7 – Prepara bene la partita, ha il merito di aver scelto Baraye rischiando (non giocava titolare dalla partita contro lo Spezia) e soprattutto presenta una squadra pronta mentalmente e fisicamente. Dopo il vantaggio non tira i remi in barca, lascia in partita il Pescara solo per imprecisione dei suoi ma riesce con una prova incoraggiante a portare a casa tre punti d’oro e la prima vittoria da allenatore contro la squadra in cui è stato protagonista da giocatore.

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