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Vigilia contro il Cagliari, Donadoni: "Obbiettivo decimo posto, manteniamolo"

"E' una partita che mette in palio questo obiettivo - spiega il tecnico - si tratta di un motivo in più. Ma ci sono tre partite da qui alla fine e il n ostro compito è quello di mantenere questa classifica"

Senza pensare all'Atalanta, nè a Webley. La ricorrenza del ventennale con tanti di derby e festa annessi non può e non deve distrarre il Parma. Figurarsi se Donadoni, uomo tutto di un pezzo, si scompone. "Sì, sono cose belle, iniziative carine che evocano nella mente dei tifosi tanti ricordi positivi nella mente delle persone. Si tratta di accadimenti che nel panorama generale hanno un peso specifico importante, sono piacevoli e mi auguro che la gente dia risposte importanti perché sarebbe bello avere una coreografia importante in una giornata del genere". Detto ciò la testa deve essere solo alla partita, perché se i tifosi, con l'ambiente Parma, pensano solo a questo evento eccezionale, i giocatori no. "Voi siete già con le teste già lì - risponde Donadoni sorridendo ma non troppo - noi no. Ci piace prendere un boccone alla volta, pertanto pensiamo solo al Cagliari, gara alla quale arriviamo dopo una grande fatica e con un giorno di riposo in meno rispetto agli avversari che hanno giocato sabato. Noi dobbiamo ragionare nell'immediato, cioè al Cagliari, quello che verrà dopo cominceremo a pensarlo da giovedì in poi". 

QUALCHE CAMBIO - Quasi sicuramente Sansone non sarà della partita, "voglio analizzare la situazione durante l'allenamento e nella sgambata di rifinitura. Cercherò di portare con me tutti i giocatori, nel limite del possibile, ma per lui ho qualche dubbio. Diciamo che è un "nì" che voglio verificare. Qualche cambio faremo anche perchè con l'Atalanta abbiamo sostenuto una prova impegnativa dal punto di vista fisico e mentale e contro una squadra tosta come il Cagliari, che ha raggiunto quota 43 ancor prima di noi, voglio gente che sia in forma e che sappia interpretare bene la gara". Difficile conoscere le scelte del tecnico, sempre ermetico sulla formazione. Ipotizzabile un 4-3-3, modulo che da qualche tempo sta mostrando qualche sicurezza. Squadra che vince non si cambia, questo un vecchio assioma del calcio, ma a volte, causa di forza maggiore, bisogna pur apportarlo un cambiamento. Donadoni assicura che questo ci sarà, visti gli sforzi fatti in campo con l'Atalanta. Quindi necessario controllare lo stato di forma di tutti e poi decidere chi sarà idoneo per essere confermato e chi no. I ballottaggi sono i soliti, con Rosi che scalpita e insidia Benalouane, Mesbah, da valutare, invece se la gioca con Gobbi. A centrocampo resta da capire quanto beneficio abbia portato il riposo di Valdes, che dovrebbe aver scontato la sua "esclusione" e a questo punto dovrebbe essere rimesso al suo posto. Intanto un Ampuerò così è difficile da tenere fuori, e va bene fare i conti con la stanchezza ma bisogna pure premiare chi porta mette del fieno in cascina. L'unico reparto che invece non dovrebbe subire variazione dovrebbe essere l'attacco. Belfodil sembra stia ritrovando gli spunti migliori, assieme ai movimenti e alla dedizione, Biabiany ha ricucito il feeling con il gol e per ora va bene così. "Affrontiamo una squadra quadrata che ha un assetto importante e che è difficile da affrontare. Con nove punti in palio, dobbiamo cercare di mantenere la posizione attuale di classifica e fare in modo da ottenere il massimo dei risultati. In ogni caso ci vorrà una prova simile a quella vista con l'Atalanta, interpretando la gara come abbiamo fatto in occasione di quella partita. Poi penseremo all'avversario. Perché anche se abbiamo tre punti in più rispetto alla scorsa domenica, il mio modo di ragionare non cambia. Al di là della matematica salvezza c'è da metterci sempre quel qualcosa in più per fare bene".

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