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Cornelius e Karamoh ai box, il Parma ha gli uomini contati

Contro il Bologna scelte quasi obbligate per Roberto D'Aversa che deve cercare di recuperare i suoi attaccanti

Dopo Cornelius, uscito all’intervallo della partita dell’Olimpico per un problema muscolare, da Collecchio arrivano altre notizie poco edificanti per il Parma. Karamoh ha svolto un allenamento differenziato, proverà a fare di tutto – come il danese – per far parte della spedizione anti-Bologna. Il derby si avvicina, il tempo per prepararlo è veramente poco. Il periodo è quello che è, dal punto di vista dei risultati il Parma sta attraversando una mini crisi, confermata dai numeri: con D’Aversa in panchina i crociati non avevano mai collezionato quattro sconfitte consecutive. Anche Yann Karamoh – via Instagram – ha sottolineato a modo suo il periodaccio che sta attraversando la squadra. Mentre ha ringraziato tutti per gli auguri e l’affetto mostratogli nel giorno del suo compleanno, ha fatto accenno al momento negativo: “Al momento è un periodo complicato dal punto di vista sportivo per la squadra ... Ma volevo ancora ringraziare tutta la mia famiglia i miei amici e tutti i tifosi per tutti i messaggi che ho ricevuto questa settimana”.

Tra gli amici e familiari spunta anche Gervinho (accompagnato da Kessie), considerato dal giovane talento francese come un fratello maggiore. Che spesso gli dà consigli per crescere. Il Parma avrebbe bisogno anche di lui in questo tour de force, certo giocare ogni tre giorni non aiuta nessuno a trovare la condizione migliore, senza considerare poi che il francese è indietro perché si è aggregato tardi al gruppo e avrebbe bisogno di lavorare. Il suo stop preoccupa, visto che è capitato in contemporanea a quello di Cornelius e che i vari Caprari e Sprocati rispondono a intermittenza. E con poca convinzione, soprattutto il primo che ha avuto più opportunità del secondo impiegato in rarissime occasioni. Intanto il passo indietro registrato prima con la Fiorentina poi con la Roma, preoccupa in vista della sfida con il Bologna. Al netto dei torti arbitrali ricevuti, il Parma ha dimostrato di essere fragile e di non saper tenere la spina attaccata per tutta la partita. Rimanerci dentro fino alla fine contro il Bologna è d’obbligo per chiudere i conti e per tornare a macinare punti. Che sono quelli che fanno la differenza nel bilancino a fine stagione. Nel rapporto con lo scorso anno, alla trentesima giornata, D’Aversa ha cinque punti e nove gol in più. E questo può essere il punto da cui poter ripartire.

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