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Vigilia contro il Catania, Donadoni: "La vittoria non è un'ossesione"

Il Parma non sa più vincere ma il tecnico smorza i toni: "Non mi interessa il fatto che non arrivino i tre punti, sarei preoccupato se non vedessi spirito e sacrificio. Siamo vivi"

Mentre saluta i giornalisti presenti in sala stampa mister Donadoni butta l'occhio fuori, dove una fitta nevicata minaccia sul serio il match contro il Catania. Un dubbio attanaglia, infatti, i due tecnici alla vigilia. Oltre ai soliti di natura tecnico-tattica, ciò che caratterizza il prepartita di Parma - Catania è l'incognita meteo. Segno che c'è una possibilità di un rinvio. "Ma noi ragioniamo come se giocassimo, dobbiamo agire così - spiega il tecnico in conferenza sampa -. Abbiamo lavorato secondo quanto avevamo previsto, la condizione meteo ci ha cambiato poco. Non siamo usciti giovedì, lo abbiamo fatto il giorno dopo, non ha modificato i nostri piani. Direi che ci siamo allenati bene e aspettiamo il Catania". Che dovrebbe comunque atterrare nel tardo pomeriggio, meteo permettendo, mentre mister Donadoni, costretto agli straordinari già in settimana, si riserverà gli ultimi minuti di rifinitura per definire l'undici della svolta. Perché è la svolta che da qualche settimana si cerca in casa gialloblù. "Non mi interessa il fatto che non si vinca da qualche partita, anche se i fatti parlano chiaro. E' vero che non vinciamo da tempo ma non sono preoccupato perché abbiamo visto dei passi avanti e abbiamo risposto bene. Bisogna essere consapevoli dei nostri valori, stare tranquilli ed essere senza l'assillo del risultato perché così non si va da nessuna parte. Le partite sono determinate da episodi e noi non siamo stati proprio fortunati. Bisogna essere più determinati sotto porta e avere più convinzione negli ultimi metri. Anche contro il Milan abbiamo collezionato qualche occasione che potevamo sfruttare diversamente. Se sarà la partita della svolta lo dirà il campo, ma non siamo assillati dalla ricerca del risultato". Si va verso la conferma del 4-3-3 con il probabile impiego di Lucarelli e Gobbi al posto di Coda e Mesbah. Ci sarà da correre, il tridente catanese va velocissimo. Zero spazi, compattezza e attenzione sulle verticalizzazioini. Donadoni se la giocherà così, con Belfodil che lotta per una maglia da titolare.

SQUADRA SPENSIERATA - "Avremo di fronte una squadra che sta facendo un buon campionato - analizza il mister - con una classifica buona e un ottimo gioco, frutto di un ottimo lavoro. Verranno a giocarsi la partita senza l'assillo del risultato, una partita ricca di insidie, il Catania è una squadra che fa certi movimenti, cerca di metterti in difficoltà con un atteggiamento da squadra vera. Tutti si aiutano gli uni con gli altri a cominciare dagli attaccanti e quando ti trovi di fronte una squadra del genere è difficile. Ma anche per loro lo sarà, dobbiamo fare in modo che lo sia. Anche noi abbiamo caratteristiche assolute, non abbiamo un goleador e cerchiamo di compensare questo problema con diverse soluzioni. Il nostro potenziale crescerà, come quello di Ninis, che si sta comportando bene. Deve mostrare qualcosa in più dal punto di vista caratteriale e bisogna lavorarci insieme". Non è da escludere un suo impiego dal primo minuto quindi. Diverso è il ragionamento per Mirante "recuperato e disponibile al 100%" ma non per questo sicuro di giocare. "E' la partita più importante perché viene prima di tutte - dice Donadoni -, i ragazzi devono ragionare così e cercare di migliorare quello che di buono hanno fatto, consapevoli che bisogna lottare ed essere convinti negli ultimi metri".

Maran invcece si affida ai soliti. La variante tattica si chiama Castro. Nel 4-3-3, che all'occorrenza sa trasformarsi in un 4-2-3-1, l'argentino dovrebbe partire largo per poi accentrarsi e sistemarsi dietro a Bergessio, in linea appunto con Gomez e Izco che si abbasserebbe a supporto di Bergessio. Lodi e Salifu diga centrale, con il ghanese al posto dell'acciaccato Almiron.

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