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Parma, Leonardi vede il bicchiere mezzo pieno ma avverte: "Siamo provinciali"

"E' una stagione positiva per noi - spiega mentre risuote il premio "Andrea Fortunato" in Campidoglio - nonostante qualche risultato. Siamo una realtà di provincia ma ce la giochiamo contro tutti"

Nella sala Giulio Cesare del Campidoglio, l'ad del Parma, Leonardi, riceve il Premio "Andrea Fortunato" per la categoria "dirigenti sportivi". La giuria del prestigioso riconoscimento organizzato all'Associazione Fioravante Polito, ha premiato il dirigente del Parma Fc per le sue doti organizzative e manageriali che hanno permesso al club emiliano di raggiungere l'eccellenza del calcio italiano attraverso anche la valorizzazione di calciatori di qualità. «Sono contento di ricevere un premio nella mia città - ha spiegato - il direttore -. E' la prima volta che accade, è motivo di orgoglio. Lo condivido con tutti i miei collaboratori, anche con quelli che non appaiono, con me è come se fosse stata premiata anche la società».

IL PARMA E' PROVINCIALE - Sulla gara con la Roma invece ha commentato così: "È una stagione positiva per il Parma e qualche calo può capitare, le partite sono molto equilibrate, se prima gli episodi ci andavano a favore, ora ci vanno a sfavore. Ieri la Roma ha dimostrato una forza importante nei primi venti minuti, poi siamo stati molto sfortunati con gli episodi a seguire. Ma tolti i primi minuti la squadra è apparsa viva e può dire ancora tanto fino a fine campionato. Gare come quelle dell'Olimpico possono capitare, ma nonostante il risultato direi che è stata una sfida equilibrata. Siamo una realtà di provincia. C'è una disparità dei diritti televisivi ma è una scelta e quindi va rispettata, ma dobbiamo anche dire le cose come stanno: noi non possiamo competere al di la' delle casualità che possono succedere di stagione in stagione. Per esempio - spiega Leonardi - c'era una disparità negli investimenti. Eravamo riusciti a trasformare una partita che all'inizio sembrava compromessa in una partita abbordabile. Purtroppo negli episodi siamo stati sfortunati  perchè la gara poteva prendere una piega diversa. Ho una grandissima ammirazione per Totti per esempio, ma alla fine il suo gol è un'autorete...".

DONADONI? MI AUGURO RESTI - Infine, immancabile una domanda sul mercato, nello specifico sul futuro di Belfodil: «Da quando si parla di lui - ha fatto notare Leonardi - o per infortunio o per altre cose sta giocando poco. Sarebbe meglio che non se ne parlasse, così almeno potrebbe iniziare a giocare con il Parma. Sennò non gioca più con nessuno». Ma Belfodil non è l'unico del Parma a essere attirato dalle sirene delle grandi squadre. Anche il timoniere del Parma, Donadoni, è entrato nelle mire del Milan. «Ci fa piacere, ma siamo convinti che il nostro progetto daavanti con lui. All'Olimpico ha fatto esordire, schierandolo come titolare, un giovane come Ampuero, avevamo in panchina un '96.  Dico sempre che dobbiamo essere virtuosi». Tra i premiati della quinta edizione del Premio Andrea Fortunato, anche  Mauro Icardi (miglior giovane calciatore), Alessandro Costacurta (carriera), Paolo Cannavaro (fair play), Serse Cosmi (allenatore), Alessandro Forti di Raisport e Pasquale Mallozzi, vicecaporedattore del Corriere dello Sport-Stadio (giornalismo), Luca Di Bartolomei per "Il Manuale del Calcio di Agostino Di Bartolomei" (miglior libro), il professore Paolo Rubino (Medicina), il team manager del Napoli Giuseppe Santoro (settore giovanile) e il palleggiatore della Trentino Volley Giacomo Sintini. Al presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis  è stato consegnato un premio speciale.

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