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Vigilia con la Roma, Donadoni: "No a rivoluzioni, ho fiducia nei ragazzi"

"I giocatori sono quelli - spiega il tecnico - non possiamo inventarci nulla. Bisogna solo avere consapevolezza nei propri mezzi e mantenere un certo tipo di approccio"

Dopo la bella vittoria contro il Torino per 4-1, il Parma è atteso dalla difficile trasferta di Roma contro i giallorossi, rinati con l'arrivo di Andreazzoli e capaci di conquistare 10 punti nelle ultime quattro partite. "La Roma è una delle squadre più in forma in questo periodo - spiega mister Donadoni in conferenza stampa -. Hanno cambiato filosofia di gioco, hanno cambiato allenatore e hanno fatto dei passi in avanti anche in classifica. Sappiamo che bisognerà stare attenti e giocare alla grande perché ogni gara rappresenta una finale di Coppa dei Campioni e dobbiamo guadagnare punti da qui alla conclusione perché non c'è nulla di definito. La priorità è onorare ogni singola partita. Bisogna continuare sulla falsa riga della gara con il Torino, consapevoli di andare ad affrontare una squadra di vertice. Domenica scorsa la squadra si è comportata bene, ha fatto certi movimenti che non si vedevano da tempo, tanto che ne hanno beneficiato anche i centrocampisti. Se seguiamo certi meccanismi si va avanti bene, poi è chiaro che negli ultimi tempi qualcuno non sta attraversando un buon periodo ma è normale, nonostante abbia avuto dei riscontri positivi in settimana. Mi fido di quello che vedo".

CONFIDO IN VOI - Donadoni è così, sicuro di sè e convinto che lavorare sia l'unica cosa che conti. "A prescindere dai vari sistemi di gioco. Non penso - spiega il mister - che i giocatori determinino la disposizione tattica, almeno non è quello che mi fa decidere. Certo, i giocatori sono importanti ma più importante è l'approccio, che va mantenuto in un certo modo sempre. O si gioca fuori casa o in casa". Liquidato in un minuto chi inneggiava a rivoluzioni tattiche dato che la coperta si accorcia sempre di più, soprattutto in attacco. "Raffaele ha questa lesione e non partirà, come Mesbah. Belfodil? Devo valutare, abbiamo qualche ora per saperne di più sulle condizioni. Vediamo, con il Torino non c'era ma nonostante ciò non abbiamo stravolto nulla. La squadra ha una sua identità definita che cerchiamo di mantenere, i giocatori sono quelli e non possiamo inventarci nulla. Bisogna avere solo la consapevolezza nei propri mezzi e la fiducia nel lavoro". Quella che prima della conferenza stampa ha mostrato proprio Ishak Belfodil, a colloquio con il team manager Melli, al quale ha confidato di sentirsi bene. Lo ha detto anche a Donadoni che sarà poi l'ultimo a decidere se metterlo in campo o meno. Di sicuro partirà per la capitale. "La Roma - ha spiegato ai presenti in sala stampa - ha cambiato allenatore e filosofia di gioco ma chi va in campo c'era anche prima. L'abbiamo affrontata già sappiamo che tipo di squadra è. A prescindere da cosa facciano loro, dobbiamo agire secondo quelli che sono i nostri dettami e cercare di metterli in difficoltà come sappiamo fare noi. Non possiamo sempre adattarci agli avversari, devono adattarsi anche loro a noi e tenere conto di quello che facciamo sul campo".

BENVENUTO, PAPA FRANCESCO - La gara con i giallorossi ha rischiato di essere rinviata a causa del conclave ma l'elezione anticipata di Papa Francesco ha permesso di giocare regolarmente la gara dell'Olimpico. "Sono felice che ci sia un nuovo Papa - spiega il mister - e gli faccio un grande augurio perché il suo è un ruolo di spessore e rilevanza e per chi è credente ha un valore importantissimo. Questi eventi non hanno nulla a che vedere con lo sport anche se spesso ne assumono tratti simili. Sono molto contento per Papa Fracesco I".

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