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Parma, quando il turnover non funziona: contro la Roma la prova più difficile

All'Olimpico si riprenderà dal 8', il minuto in cui è stata sospesa la partita del 2 febbraio. Non ci saranno Paletta, Gargano e Cassano, oltre a Felipe squalificato. Il peso delle partite ravvicinate si fa sentire, la turnazione non ha prodotto i frutti sperati

Il meglio lo si da quando si è in difficoltà, quando sei con l'acqua alla gola. Probabile, Donadoni si da coraggio cercando di pensare positivo, ma sa pure che andare a Roma senza l'ossatura della sua squadra, composta da un'assenza pesante per reparto, non sarà proprio esaltante. Se l'assenza di Gargano è stata ormai tamponata, quelle di Paletta e Cassano sono di gran lunga più difficili da giustificare. L'altalena di presenze dell'uruguaiano ha dato a Donadoni la possibilità di poter testare di volta in volta i sostituti, ricevendone risposte rassicuranti. Vero è che il Parma ha cominciato la sua stagione senza il suo difensore principe, l'oriundo è stato assente dai campi da gioco per le prime 12 partite, prendendo posto in panchina solo con la Lazio, giusto un girone addietro. Il Parma fino ad allora ha collezionato solo 13 punti, a fronte dei 34 raccolti dalla vittoria del San Paolo in poi, quando Gabriel ritrova il campo dopo due mesi di calvario. Cinque minuti per riprendersi, come una boccata d'aria dopo essere stato per troppo tempo recluso, in mezzo un piccolo problema che gli fa saltare la Samp. Per Cassano il discorso è diverso: messo fuori quando fa i capricci per andarsene, Donadoni sa che per la squadra è imrpescindibile, si trova a fare i conti con lui perché deve far valere il pugno duro, ma sa che senza il barese si fa difficile. Il problema si pone quando le partite sono ravvicinate e il peso dell'impegno si fa sentire. FantAntonio deve arrendersi proprio sul più bello, quando c'è la Roma di Destro che si presenta con una media gol pazzesca: una rete ogni 96'. Il turnover di Donadoni funziona poco, gli uomini non sono tutti affidabili, sembrano impacciati, imballati perché hanno poco minutaggio e con la testa non calata perfettamente nella parte, come vorrebbe il tecnico. L'Olimpico è stato crudele già una volta, con la Lazio, all'esame Roma non si potrà fallire e bisognerà cercare almeno di mantenere il vantaggio che si ha sulle concorrenti. In emergenza, con il solo Lucarelli di ruolo in difesa, Donadoni si deve inventare qualcosa per non sopperire allo strapotere fisico e tecnico di Garcia, uno tosto che ci sa fare, parlano i numeri. E Davanti a Mirante ci sarà una rischiosa difesa a tre, con Cassani e Gobbi adattati a protezione di Lucarelli. Schelotto sulla destra è in ballottaggio con Biabiany, Molinaro sulla sinistra con Amauri e Palladino, bersagliato dai tifosi per essersi divorato il gol del vantaggio contro la Lazio. Più complicato vedere il 4-3-3.

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