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L'AVVERSARIO - Il Rovigo, squadra temibile e con quel Pera che ancora piace

"Meglio una bella Serie D che una brutta Lega Pro" aveva detto il presidente. Ebbene, con la squadra che ha visto la luce, dopo un mercato condotto in linea con le parole del presidente, il Delta Rovigo parte forte e si assesta ancora prima dell'inizio, anche nella griglia di partenza. Troppe partite pareggiate, una contiuità che latita e un bomber, Pera, sì quel Pera che è stato vicinissimo al Parma, che non la butta dentro per un po'

A Rovigo il calcio non è proprio tutto. La città, che ospita un castello medievale sorto intorno al 1118 e corte degli Estensi, è più nota per aver conseguito successi con la Rovigo Rugby, uno squadrone noto a livello nazionale con la quale la città veneta ha conquistato ben undici trofei nazionali assoluto. Nel calcio, se vogliamo dirla tutta, i rovigini spiccano per lo più in quello gaelico, nobilissimo sport che ha origini irlandesi conosciuto nella città delle rose qualche anno fa. La "città delle rose", così chiamata da Ariosto che aveva individuato e attribuito la nascita del borgo Rodigo, a Diomede in una spedizione degli Achei Che conquistarono il territorio veneto, ha iscritto la squadra riconosciuta tra l'altro dalla GAA (Gaelic Atletich Association) nel 2011. Nel 2005/2006 il Rovigo Calcio ha toccato il picco più alto arrivando in C2. Per il resto una militanza nel calcio semi-professionistico, con il Delta Porto Tolle che proprio quest'anno è diventato Delta Rovigo. il 24 giugno i due presidenti, Mario Visentini e Malvi Cervati a Palazzo Nodari hanno costituito il nuovo Delta Rovigo, dicendo addio al vecchio Delta Porto Tolle, che aveva le sue origini proprio nel paese limitrofo. Una squadra, una fusione, uno stadio, il Gabrielli che domenica farà da sfondo a una partita carica di significato non solo per quelli di Rovigo che, a causa del massiccio esodo dei tifosi del Parma, del fermento della cittadina che andrà in diretta su Sky per almeno un paio di ore, sta vivendo un momento particolare.

Il traffico sarà congestionato, il problema dei parcheggi quello più difficile da risolvere per una comunità che si prepara a respirare aria di grande calcio. Quel grande calcio che i Visentini non hanno voluto respirare cercando di aggirare l'ostacolo serie D attraverso un possibile ripescaggio. Un milione e duecentomila euro da pagare, seicento per la mancata la fidejussione da pagare subito, altri seicento a fondo perduto. "Meglio una bella Serie D che una brutta Lega Pro" aveva detto il presidente. Ebbene, con la squadra che ha visto la luce, dopo un mercato condotto in linea con le parole del presidente, il Delta Rovigo parte forte e si assesta ancora prima dell'inizio, anche nella griglia di partenza. Troppe partite pareggiate, una contiuità che latita e un bomber, Pera, sì quel Pera che è stato vicinissimo al Parma, che non la butta dentro per un po'. Sesta, la suadra di Antonelli ha un po' rallentato la corsa e deve ritrovare il ritmo di inizio stagione. Il reparto avanzato è quello più in forma, con 30 gol fatti. 12 li ha segnati Manuel Pera cercato dal Parma in estate e poi fermatosi a un passo dalla firma a causa delle richieste esose del procuratore. L'altro da tenere d'occhio è Docente, uno che ha fatto gol in tutte le categorie. Qualcosa da rivedere in difesa con la squadra che ha subito 18 gol e che a volte va in difficoltà se attaccata sugli esterni.

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