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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Parma, la grande bellezza dei record, Ghirardi: “Donadoni resta con noi”

All'ingresso negli uffici della Lega, il presidente raggiante spiega: "La classifica ci dice che siamo sesti con una gara in meno, sogniamo. Che orgoglio per i nostri azzurri". Ma c'è rabbia per la mancata chiamata di Mirante

E sono 14. Un giochino che sta divertendo la famiglia di un Parma che si riscopre bellissimo. Di settimana in settimana c’è la conta e nessuno ha intenzione di fermarsi ora che, agguantato il Verona, si ha la possibilità di superarlo in casa propria, vendicando la sconfitta di un girone fa. Sconfitta già, una parola che non si pronuncia da quattro mesi e che quasi è stata dimenticata grazie alla crescita costante di una squadra che sa il fatto suo, che si sta mostrando compatta e determinata, anche se a volte, come nel derby, sciupa tutto quello che può sciupare, rischiando la rimonta. E qui interviene un Mirante super che, stranamente, non è stato convocato da Prandelli per l’amichevole contro la Spagna. Il portiere ha messo le mani anche sul 14esimo risultato utile di fila, anzi, pure il piedone destro, su quel tiro di Floro Flores che ha sancito la quarta vittoria di fila in trasferta, record per il Parma in A. Le celebrazioni non finiscono qui, perché dietro all’incredibile marcia di una Juventus inarrestabile, in questo inizio anno super si colloca il Parma di Donadoni, capace di mettersi dietro l’armata Conte con soli tre punti di ritardo, frutto di due pareggi e sei vittorie, e una partita in meno. Numeri pazzeschi, di fronte ai quali bisogna stropicciarsi gli occhi, anzi, chiuderli per evitare di guardarli e di montarsi la testa.

La vittoria di domenica ha detto di un Parma potente, rabbioso, compatto, corto e sciupone, che ha fatto vivere sulle spine i quasi 3000 tifosi giunti al Mapei Stadium. Se riesce a trovare il cinismo giusto, bene, potrebbe davvero continuare a stupire. Perché i giocatori si sono calati nella parte con una certa responsabilità e con una certa convinzione nei propri mezzi che mette i brividi, con dedizione e attaccamento alla maglia, basti vedere l’esultanza coinvolgente di Parolo dopo il gol e di tutti i veterani dopo la partita, corsi ad abbracciare i tifosi sotto la curva. Una curva che ama la maglia, come Amauri strepitoso per generosità. Quando lo vedi in difesa a protezione dei compagni, oppure largo all’esterno a rincorrere un avversario, quando lo vedi lottare come un medianaccio qualsiasi, bene, capisci che la maglia viene prima delle soddisfazioni personali, e lo ha capito bene pure lui che ora aspetta il Verona nel suo personalissimo derby, dato che ha giocato nelle file del Chievo. Segnare un gol alla squadra di Mandorlini sarebbe fantastico anche per la classifica, perché si ha l’occasione di superare una diretta concorrente per la zona Europa. Il giorno di riposo concesso da Donadoni ai ragazzi dopo la vittoria del derby servirà a ricaricare le pile e a proiettarsi verso una sfida inedita, con un pensiero anche ai due azzurri che il Parma ha donato al CT Prandelli per la Spagna. Paletta e Parolo arricchiscono l’orgoglio di una squadra che sta stupendo.

"La classifica dice che siamo sesti con una gara in meno -ha dichiarato Ghirardi negli uffici della Lega Calcio. Veniamo da un periodo positivo; stiamo battendo dei record e siamo orgogliosi di questo lavoro che ci sta facendo migliorare. Paletta in Nazionale? E' uno dei più forti del campionato italiano, Parolo si è consolidato. Cassano? Lo conosce meglio di me lo stesso Prandelli, deciderà lui quel che sarà giusto. Merita i Mondiali, come Mirante: anche ieri ha fatto tre interventi da campione. Cassano ci andrebbe volentieri, ma son questioni che non dipendono da me. Donadoni? Si sta confermando, anno dopo anno, come ottimo tecnico. Abbiamo un gioco delineato, che si vede sul campo. Gli auguro di andare in una big: farà ancora un annetto qui, poi andrà in una grande, anche se speriamo che resti qui".

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