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Tra certezze e nuove idee, Liverani pensa all'Udinese

Il tecnico romano valuta l'ipotesi di schierare due giocatori alle spalle di un attaccante

E’ finita la settimana di lavoro senza i nazionali. La sosta ha portato a Fabio Liverani certezze da un lato e dubbi dall’altro, legati soprattutto alla condizione fisica generale degli interpreti. I nuovi acquisti meriterebbero un discorso a parte, il fatto di non aver avuto impegni ufficiali ha consentito loro di incamerare qualche concetto in più, familiarizzare con il gruppo e mettersi a disposizione della squadra per essere valutati almeno atleticamente. Il rientro anticipato di Cornelius, che ha riportato durante l’allenamento con la Danimarca un problema agli adduttori, non è sicuramente una buona notizia per il tecnico romano, che per la ripresa dopo la sosta rimanderà l’appuntamento con il 4-3-1-2.

E’ vero che il mercato gli ha restituito una rosa ringiovanita, munita di preziosi elementi per lo sviluppo della sua proposta di gioco, ma ancora evidentemente indietro. Chi per un motivo, chi per l’altro, l’orda di giovani recapitata a Liverani è assai promettente ma non ancora effettivamente pronta per affrontare un altro calcio. Tolti Cyprien (che comunque viene da un infortunio) e Osorio (che sembra essere il più pronto) Valenti e compagni hanno bisogno – giustamente – di un periodo di confronto ulteriore e con il gruppo e con le idee dell’allenatore romano, che ha avvallato in tutto e per tutto le scelte del direttore sportivo Marcello Carli e del suo vice Alessandro Lucarelli.

Per questo contro l’Udinese, da martedì in avanti, si lavorerà sui concetti di gioco che la squadra conosce meglio, perché tra nazionali e nuovi arrivati non c’è stato tanto tempo per apprendere il ‘liveranesimo’. La vittoria con il Verona ha detto una cosa importante, al di là del risicato vantaggio (che poteva essere tranquillamente maggiore): oltre ai tre punti, la squadra ha dimostrato di essere collaudata per un determinato assetto e per lo sviluppo di concetti difensivi e offensivi. Che Liverani innoverà ulteriormente. Senza un vero dieci, in questi giorni (e probabilmente nei prossimi) si potrebbe anche pensare all’eventuale cambio d’assetto. Per lo meno a una diversa interpretazione del 4-3-3. Quella che prevede la presenza di due trequartisti dietro all’unica punta: due esterni che verrebbero a giocare più dentro al campo e non a con i piedi sulla linea laterale. Con Karamoh in grande spolvero, uno tra Gervinho e Brunetta potrebbe essere l’altro giocatore adatto a sostenere Inglese (in attesa di Cornelius), con Kurtic pronto a fare un passo indietro per ridare alla mediana muscoli e ordine tattico.  

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