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VISTA DALLA CURVA | Il Ferry boat, i panini di Nicolas e l'osceno Penzo

Viaggio con il nostro super tifoso

Domenica mattina alle 7.30 quando sono passato a prendere il mio amico Nicolas e i suoi panini con la cotoletta, quando i boys iniziavano a caricare i Pullman, a stappare le prime birre e a lanciare i primi cori avrei, avremmo, accettato anche un pari su un campo molto difficile. Man mano che l’osceno stadio Penzo si avvicinava la voglia di vincere e cantare cresceva sempre più, il traghetto gialloblu trasudava ottimismo ed ansia, siamo carichi, la squadra è carica, molto carica. Comincia la partita. Parma aggressivo, curva scatenata: “..E chi non salta insieme a noi cos’è?...”, “Dopo anni di vittorie…”. La curva spinge, il Parma attacca.

Baraye dal limite, fuori. Il Parma ci crede, Nocciolini crossa in mezzo, Baraye di testa non perdona, uno a zero. Il grido “Curva Nord Matteo Bagnaresi” annichilisce il Penzo. Passano altri tre minuti e Scavone mette in area un pallone velenoso, Nocciolini raccoglie l’invito del compagno e con un chirurgico tiro a giro fa secco il portiere veneto per la seconda volta. Delirio totale, dominio assoluto Parma, Venezia non pervenuto, cala il gelo sul campo (non mi sento di definirlo stadio) del Venezia.  I lagunari provano a reagire, Frattali si supera su Garofalo, Canini entra rude su un attaccante avversario, giallo sacrosanto. Noi, belli come il sole, continuiamo a cantare. Minuto quarantaquattro: Canini ferma un avversario trattenendolo per la maglia, altro giallo evitabile e conseguente cartellino rosso. Dalla nord non piovono certo parole affettuose, si prospetta un secondo tempo molto lungo. Così sarà.

Neanche il tempo di cominciare a soffrire e Moreo insacca di testa, gli ultras locali riprendono fiato e cominciano a crederci, noi, con l’ansia a mille e il cuore in gola non molliamo, il direttore di gara, Francesco Guccini, fischia unilateralmente in favore della compagine di Mister Inzaghi. La curva canta, guarda l’orologio e grida epiteti irripetibili contro l’arbitro, la squadra sembra reggere bene l’onda d’urto arancioneroverde, l’impresa è vicina se non fosse per un braccio galeotto di Lucarelli in area. Guccini non perdona e assegna un rigore ai padroni di casa. Ineccepibile. Gejico, freddo come un tardo pomeriggio in laguna, non spreca l’occasione. Gol, due a due e titoli di coda su un match divertente, sofferto e dal finale amaro. Peccato, avrei, avremmo, firmato per un pari ma visto come si era messa sognavamo già i tre punti.

Ps: “Accendilo tu quel traghetto un po’ spento, accendilo tu e sarai contento”…. Grazie Boys e grazie Parma per la bella trasferta. “La strada sarà lunga da soffrire ci sarà m se restiamo uniti torneremo in serie A”

Di Luca Cavallina

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